Dante Castellani – Vita
La semplicità ha il sapore delle mandorle raccolte, sotto una pianta di ortica.
La semplicità ha il sapore delle mandorle raccolte, sotto una pianta di ortica.
Si parla sempre di come si muore ma non si parla mai di come si vive.
L’infanzia non ha tempo. Man mano che gli anni passano bisogna conservarla e conquistarla, nonostante l’età.
Grazie alle ricchissime connessioni causali, ogni idea patogena di cui non ci si è ancora sbarazzati, agisce quale motivazione di tutti i prodotti della nevrosi ed è solo con l’ultima parola dell’analisi che scompare l’intero quadro clinico, così come avviene dei ricordi rievocati individualmente.
Se potessi guardare oltre ogni volta che non riesco a capire qualcosa, sarebbe più semplice. Se potessi solo domandandomi: “perché” avere la risposta sarei meno afflitta. Ma il “se si potesse” è qualcosa di illusorio. Solo il tempo aiuta in alcuni casi e spesso nemmeno lui riesce a rimuove completamente alcune cose e a dare risposte certe ad altre.
Dal cuore nasce tutto, fin dai primi battiti involontari è il segno che la vita procede, dai primi batti a causa dei primi amori d’infanzia, alla gioventù fino a battere per l’amore della vita, ma non solo. Il cuore batte quando la sofferenza di un lutto ci attanaglia, quando l’amore di una vita cambia strada, quando cambiamo strada, quando siamo indecisi, e questo battito continuo ci accompagna all’ultimo giorno. Lui per primo, lui per ultimo.
I vivi sono i morti in vacanza.