Dario Raponi – Guerra & Pace
Finché ci sarà l’uomo, ci sarà guerra.
Finché ci sarà l’uomo, ci sarà guerra.
La pace e la concordia hanno edificate tutte le città.
Avvezza i tuoi soldati a spregiare il vivere delicato e il vestire lussurioso.
La follia di un élite può persuadere la folla verso le proprie ragioni, per quanto pesate singolarmente apparirebbero per ciò che sono: abomini umani. Eppure riesce a dissuadere la coscienza del singolo tra la folla che ciò che si sta compiendo non è nelle sue possibilità. La follia assume l’enorme mostruosità della guerra, del razzismo, dei massacri, del pregiudizio che diventa la distanza tra l’essere degno di stima e l’essere sotto terra. Siamo lontani anni da tutto questo, ma non distanti dal ricordo e dalla presenza di numerosi focolai di intolleranza, più o meno estesi, diffusi nel pianeta. Solo la coscienza di essere nati nello stesso modo di ogni altro essere umano, avere sogni e disperazioni, voglia e aspettative, può indurci ad apprezzare la vita e chi ci circonda, e far sì che giorni come quello che si ricorda oggi 27 Gennaio, non facciano più ritorno.
La guerra non risparmia i valorosi ma i codardi.
Fino a quando la guerra sarà vista come una cosa crudele, avrà sempre un suo fascino. Quando sarà considerata come volgare, cesserà di essere popolare.
La guerra per quanto possa essere giustificata è semplicemente un crimine legalizzato dai potenti.