Dario Raponi – Guerra & Pace
Finché ci sarà l’uomo, ci sarà guerra.
Finché ci sarà l’uomo, ci sarà guerra.
Un giorno faranno la guerra e nessuno ci andrà.
Adesso ci sono i soldi della guerra. Quella che promette aiuti. È diventata buona la guerra, umana, generosa, compassionevole, umanitaria? No, ma deve farlo credere. È fondamentale creare consenso alla guerra, far vedere che belle cose produce. Ci avevano già provato in Kosovo. L’idea della ‘guerra umanitarià si è formata sostanzialmente in quell’occasione: quando si decide di bombardare, di ammazzare, conviene garantire che dopo arriveranno gli aiuti. Certo si tratta di molto danaro, ma in fondo costa quanto un giorno o due di guerra, è un costo aggiuntivo che vale la spesa: è pubblicità, è comunicazione. E il mondo ‘umanitariò, in buona misura, è stato al gioco.
Bombing for peace is like fucking for virginity.Bombardare per la pace è come far l’amore per la verginità.
Il fine politico in quanto motivo determinante della guerra, sarà la misura, tanto per la meta da raggiungere mediante l’attività bellica, quanto per gli sforzi necessari.
La Pace consiste nell’affrontare in modo creativo i conflitti.
Se tutti sparano non è detto che sia giusto sparare, se tutti odiano non è detto che sia giusto odiare, se tutti uccidono non è detto che sia giusto essere un assassino.