David Grossman – Libri
Scrivere mi fa bene. Lo sento. Anche quando scrivo cose tristi, qualcosa in me si tranquillizza, sento di avere uno scopo.
Scrivere mi fa bene. Lo sento. Anche quando scrivo cose tristi, qualcosa in me si tranquillizza, sento di avere uno scopo.
Allungò la mano, continuando a fissarmi, e me la appoggiò su una guancia. Sentii un tremito percorrerle tutto il corpo, ma non si mosse, e ancora una volta vidi delle lacrime nei suoi occhi.-Povere creature, – disse in un sussurro. Poi si voltò e scomparve dentro casa.
Ora ascolta: ovunque io sia, riconoscerò le tue risate, vedrò il sorriso nei tuoi occhi, sentirò la tua voce. Il semplice fatto di sapere che tu sei da qualche parte su questa terra sarà, nell’inferno, il mio angolo di Paradiso.
Il modo per essere controculturale e avere un successo commerciale di massa è dire e fare cose radicali in una forma conservatrice. Come ha fatto McLuhan: scrivere un libro per dire che i libri sono obsoleti.
Non possiamo fare l’amore, devo finire il capitolo.
La cosa più strana è che io uso le parole per ancorarmi, e poi sono proprio loro a spingermi verso l’ignoto, come mappe mute da riempire di luoghi, perché ogni parola detta con precisione apre uno spazio vuoto attorno, come il molo di un porto.
Camminavano chiacchierando concitate, agitando le mani: per strada, nel corridoio della scuola, avanti e indietro, passando da un argomento all’altro, rammentandosi di ciò che avevano lasciato in sospeso in precedenza, riallacciandone i fili, sciogliendoli e riannodandoli, tessendo stretta e fitta la trama della loro amicizia.