Davide Capelli – Angelo
Abbi cura di me perché io non ci riesco.
Abbi cura di me perché io non ci riesco.
Mi sono incontrato con me stesso e non mi sono riconosciuto… avrei giurato di essere un altro.
Guardami negli occhi… spogliami l’anima e falla tua… solo così potrai sentire il mio amore…
Ci sentiamo soli… è strano a dirsi ma è così, non ci sentiamo mai amati abbastanza per quello che diamo… manca sempre qualcosa. È l’eterna insoddisfazione che ci accompagna per tutta la vita, che ci distrugge dentro, che ci logora… ed è per questo che crediamo tutti in una vita oltre la morte che appaghi finalmente la nostra eterna sete d’amore.
Avrei voluto darti di più, avrei desiderato donarti più di quello che posso darti. Mi…
“Sento l’aria muoversi e accarezzarmi il viso” ; le finestre e le porte sono chiuse, capisco, ed in silenzio accolgo quella carezza che mi doni al cuore e che lentamente fa scorrere una lacrima dal mio viso che asciugo inutilmente poiché lei è già entrata nel viaggio più bello e sconosciuto alla comprensione umana; il viaggio verso il cuore. Là, dove una volta fermatasi, rimarrà per sempre, in ricordo della tua memoria.Grazie di avermi amato e di avermi concesso la meraviglia della mia infanzia insieme a te che, con le tue risate, la tua spensieratezza e la tua nobiltà d’animo il tuo amore ha alleviato la mia sofferenza ed ha inciso il mio cuore di un eterno ricordo di te in me in quello che oggi riconosco essere “un angelo”.
Quando questo libro sarà un libro usato, io sarò il morto più felice del mondo.