Davide Capelli – Morte
La differenza tra me e un impiccato è solo che i miei piedi, per ora, appoggiano ancora a terra.
La differenza tra me e un impiccato è solo che i miei piedi, per ora, appoggiano ancora a terra.
Passante, ciò che tu sei, io fui; ciò ce io sono adesso, tu sarai. Ricordati di me, Abbi pietà di me, prega perché il Signore mi risparmi.
La morte, per chi resta non è un dolore ma è disperazione pura. Questo pur considerando l’ipotesi dell’eternità.
Il tuo destino è come un fiume che corre verso il mare, puoi cercare di deviarlo, di cambiare il suo corso, ma comunque alla fine arriverà al mare.
L’alcool o le droghe sono solo un tramite; è l’esperienza, la vita… che ti porta ad ambire la fine… La liberazione da ogni dolore.
La morte ha un amante segreto: la Vita.
La morte ha senso solamente per chi è convinto che esiste la vita eterna, altrimenti è solo un’ingiustizia.