Davide Capelli – Stati d’Animo
Siamo foglie secche nel vento di ottobre, petali di rosa appassita, polvere delle dune del deserto.
Siamo foglie secche nel vento di ottobre, petali di rosa appassita, polvere delle dune del deserto.
Mi piacerebbe essere ricordata non per quello che dò, ma per ciò che riesco a trasmettere.
Alcune persone calpestano i sentimenti altrui perché hanno un deserto arido nel cuore e non pensano sia possibile che altri abbiano prati fioriti.
Non so se sei perfetta, anzi per fortuna non lo sei. Ma so che sei come ti vorrei, so che come sono io quando sto con te è come avrei voluto sempre essere. Ho capito che tutti i giri che ho fatto avevano te come punto di arrivo. Ora che manchi, mi sento disorientato e senza il cartello che mi indichi la strada. Verrò a portarti via, al momento giusto.
Ero vissuta sospesa nel tempo. Sfogliavo il passato. Piegai le labbra in un sorriso ironico, quando mi resi conto che mi erano stati strappati dei fogli dai capitoli vissuti in quei mesi o forse si, forse non erano mai stati scritti. Come poteva finire un qualcosa se niente era cominciato, come potevo perderlo se non lo avevo mai avuto?
Alzarsi la mattina pensando “questo è il giorno giusto, la incontrerò”. Uscire la sera dicendo “questa volta sarà diverso la troverò”. E tornare a casa con il solito amaro in bocca, la solita delusione. Uscire con lei sperando che quella, sia la volta buona. Convinti, di aver trovato la persona giusta. Come una partita a scacchi, fai le tue mosse, speri di averne intuito le sue. Ma ti accorgi che non va come avresti voluto, muovi avanti e in dietro i pezzi ma ormai la partita è in stallo. Ti chiudi in difesa, per non veder crollare torre, fante, cavallo e re. Torni a casa sconfitto, con un nuovo solco nel cuore, un nuovo squarcio. Un cuore pieno di cicatrici, un cuore che comincia a non aver più spazio per nuove ferite. “Questa è l’ultima volta che mi illudo”. Ma nulla è più crudele della speranza. Ti aiuta a rialzarti per poterti spingere nuovamente nel vuoto, con ancora più forza, da ancora più in alto.
Sentiva sulla pelle ogni piccolo gesto come profonda emozione, lo si leggeva nei suoi occhi, nella sua ridente sensualità, si inebriava di quelle perle e le portava con sé, custodite come il più prezioso tesoro.