Davide Cericola – Guerra & Pace
Che differenza c’è tra un assassino di un supermarket e un politico che firma le carte per una guerra?Generalmente il secondo ha creato un senso di identità che gli copre le spalle.
Che differenza c’è tra un assassino di un supermarket e un politico che firma le carte per una guerra?Generalmente il secondo ha creato un senso di identità che gli copre le spalle.
Piuttosto che dare per scontate tutte le regole sociali, tutti i tabù che esse imprimono, tutti i costumi, e tutti i modi di fare; piuttosto che stupirsi e amareggiarsi quando una persona non li capisce, e adeguarsi ad essi automaticamente facendo sprofondare nel subconscio l’idea che essi siano giusti a priori.Bisognerebbe ripensarli e riadattarli costantemente, facendo cadere quelli desueti e accettandone di nuovi ad ogni istante.
Se tutti si battessero soltanto secondo le proprie opinioni, la guerra non si farebbe mai.
Non possiamo avere la presunzione di tracciare il sentiero per la pace, ma possiamo smettere di costruire armi e di costituire eserciti.
La Guerra è una vittoria personale, la Pace è una vittoria comune.
La pace è meravigliosa.
Ora che ho visto cos’è la guerra, so che tutti se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: “E dei caduti che facciamo? Perché sono morti? “Io non saprei cosa rispondere. Non adesso almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davvero.