Davide Grasso – Filosofia
Se io fossi la noia avrei baciato il divertimento per annoiare il mondo.
Se io fossi la noia avrei baciato il divertimento per annoiare il mondo.
Nessun uomo è tanto povero da non poter donare un sorriso, nessuno tanto ricco da non averne bisogno.
Ho l’impressione che la storia non la scrivano i popoli, ma gli uomini carismatici.
Quando il silenzio è costruttivo il messaggio non ha bisogno di essere veicolato perché giunge alla mente senza prefazioni.
L’idea di perfezione non può esistere, in questa vita, perché troppo, troppo lontana dalla natura umana, o almeno dalla concezione umana. Quindi si potrebbe dire che la cosa che più ci si avvicina è la perfezione con un qualche difetto. Ma se l’idea di perfezione totale, in se è imperfetta (in quanto innaturale), la perfezione con difetto diviene essa stessa… ancora più perfetta… ascendendo a posizione di perfezione… totale. Ci troviamo quindi dinanzi ad un ossimoro, un circolo vizioso che ci vieta d’avere una chiara idea su ciò che si possa definire o meno… perfetto; perfezione perfetta, che in quanto tale diviene imperfetta… perfezione imperfetta, che in quanto tale diviene perfetta. Un sottile, labirintico intreccio per la mente, la cui risoluzione è, temo, ancora troppo lontana dalle mie capacità di approfondimento delle eteree trame volumetriche dell’esistenza.
La speranza è un raggio solitario nelle tenebre delle nostre paure.
Gli spiriti, così come le stelle, sono scintille di luce perenne e inesauribile che abbandonano i loro vecchi corpi e ne prendono di nuovi, proprio per poter compiere tutte le fasi delle loro esistenze fisiche.