Ornela Radovicka – Desiderio
Desideriamoci con la pelle e vibri del cuore, come due rette convergenti che si fondono in un unico punto, e amiamoci con anima e spirito in modo parallele restandoci al fianco, per tutto il viaggio.
Desideriamoci con la pelle e vibri del cuore, come due rette convergenti che si fondono in un unico punto, e amiamoci con anima e spirito in modo parallele restandoci al fianco, per tutto il viaggio.
Voglio cambiare tutto attorno a me. Voglio intravedere nuovi colori e nuove atmosfere. Voglio portare nuovi sogni e nuovi pensieri nel cuore e nella mente. Voglio vivere nuove emozioni e nuove cose. Voglio cambiare quella parte di me che per non farsi male ha chiuso le porte del cuore.
Ho fantasie così stravaganti che vorrei emigrassero dall’immaginario per trovare asilo nel mio quotidiano.
Ci sono orizzonti che non smettiamo mai di osservare perché in loro ritroviamo ricordi. Confini definiti in modo errato, il solo confine è quando i ricordi finiscono di essere infiniti.
Si dovrebbe cercare qualcuno non quando se ne ha voglia, ma quando, improvvisamente, ci viene in mente e allora non è il desiderio a parlare, ma qualcosa di più profondo che non ha voce.
Non chiedo tanto alla vita, non chiedo cose eclatanti. Chiedo che non mi tolga la speranza, che non mi pori via i sogni. Chiedo la salute per i miei cari, “la felicità per i miei figli”. Non mi serve oro e argento ma solo amore. Chiedo affetto, comprensione ma soprattutto rispetto. Ecco quello che chiedo.
Madre Celeste proteggi me e la mia famiglia, proteggi tutti coloro che aggrappati alla speranza invocano il tuo aiuto.
Una scintilla che infiamma il mare riscalda ma non fa asciugare un fuoco mai domo che da calore ad un pensiero che arde ad ogni goccia ed esplode ad ogni tempesta.
Questo è uno di quei giorni in cui ci vorrebbe la parola giusta dalla persona giusta.
Il mio desiderio è che voi possiate vivere una giornata serena ricca di bei momenti e giungere alla sera felici di aver vissuto un inizio di una lunga scia di giorni felici.
Non morirò nell’ombra di un sogno, se devo proprio morire, preferisco morire nelle braccia del sogno!
Tra l’inseguire e il raggiungere quel che mi accende è il desiderare.
L’idea della fuga nasce sempre in noi quando pensiamo che le cose o le persone in cui crediamo ci abbiano in qualche modo deluso.
La notte di san lorenzo. Una notte come tante? Una notte fatta di sogni e di speranza? Una di quelle notti da vivere con romanticismo e aspettative? Una di quelle notti dove una stella che cade può lasciare un po’ di speranza nel cuore che in questo mondo spesso “bastardo” qualcosa possa cambiare? Non lo so… non guarderò le stelle, non mi affaccerò nemmeno per vederle… per scelta questa volta, ma auguro a tutti quelli che questa notte avranno il loro naso rivolto verso il cielo, con gli occhi umidi e il cuore colmo di speranza di non realizzare solo 1 sogno ma tutti quelli che portano nel cuore. In bocca al lupo, sognatori.
Ho gli occhi azzurri, avvicinati a me, entra li dentro, non vedi il mare? Non senti i gabbiani pigolare? Lo so, oltre certi orizzonti non tutti sanno guardare, non tutti sono capaci di lasciarsi cullare.
Essere accecato dalla sua luce, ma volerla comunque raggiungerla.
Ho bisogno di una persona che abbia bisogno di me.