Alex Fagiolini – Desiderio
Ho bisogno di nuovi battiti. Ho bisogno di nuova energia. Ho bisogno di sorrisi. Ho bisogno solo di vivere.
Ho bisogno di nuovi battiti. Ho bisogno di nuova energia. Ho bisogno di sorrisi. Ho bisogno solo di vivere.
Quando non ci sono, vienimi a cercare, perché io amo essere trovato.
Dove si ha paura di andare camminando è dove si vorrebbe andare correndo.
Vorrei dirti tante cose, ma ho sempre pensato che quelle più belle si dicano in silenzio. N’attimo è bene.
Mi hanno detto che se desideri una cosa intensamente lei s’avvera. Osservo il mio cielo, incatenato allo splendore della luna. Ho un desiderio, lo confido al suo alone, lei ascolta in un silenzio riverente. E sa già.
Non puoi essere lontano chi porti nel cuore.
Danzando nella notte tra raggi di luna e desideri che prendono forma, spietato, si fa vivo il bisogno di te.
Perdermi nei tuoi occhi, ritrovarti nella mia pelle, sentirti nel mio cuore.
Le tue labbra, la mia libertà. Le tue mani, il mio tormento. Il tuo corpo, il mio appagamento. Scappa da me e spoglieremo il desiderio per vestirlo con il piacere.
Un dolce ricordo s’annida nella mia mente, arriva sulle note di una melodia, mi stringe a se e mi parla di noi, languide carezze. Labbra ardenti assaporano, ci portano all’inizio del estasi. Il culmine della passione è sentirci uno nell’altro, ogni movimento è un delirio per i sensi, un continuo prenderci e lasciarci. Il nostro inferno è anche il nostro paradiso. Ricorda, sogna, rivivi il nostro tormento.
Divampa il fuoco che fa ardere il mio cuore, nulla ferma il corpo che brama le tue carezze. Ma non sei qui per appagare il desiderio di te.
Ecco dove vorrei essere. Ad un passo tra cielo e terra ed il paradiso tra le braccia.
Adoro la tua pelle quando sa di me.
Un motel tra strade che incrociano le nostre vite. Incontrarci e spargere vestiti per la stanza. Non un attimo verrà perso, la voglia di possederci è così forte che nulla ferma le nostre bocche.
Genuflessa a te, sottomessa hai tuoi voleri, assaporo il tuo miele, così dolce sulla mia lingua, tu padrone del mio piacere.
Le tue mani scivolano sul mio corpo cercano il centro del mio piacere, trovano, accarezzano, entrano e giocano con la fantasia. M’inarco a te, conscia che questo desiderio lo appaghi anche con il tocco delle tue labbra.
Non voglio guardarti, voglio toccarti ed immaginarti, conoscerti con il solo tocco delle mani, sentire il guizzo dei tuoi muscoli al passaggio delle mie carezze. Occhi chiusi, labbra dischiuse, m’imprimo nella mente il sapore della tua pelle. Il tuo sapore. E lo ritroverò dentro di me nella solitudine.