Dante Castellani – Destino
Chiedere perdono a Dio, sarebbe come chiedere assoluzione al delitto.
Chiedere perdono a Dio, sarebbe come chiedere assoluzione al delitto.
Il futuro ha inizio quando si accarezza un sogno.
Un istante ci separa dall’inferno; e l’eternità ci divide dal paradiso.
Qualche volta siamo costretti a dirigerci verso una rotta che avremmo dovuto prendere molto tempo prima.
La distanza è una meta possibile, per chi affronta l’impossibile per raggiungerla.
E poi? Poi scopri che nel nulla da nascondere c’è tutto. E come per magia scompare una frase, una foto. E per te si aggiungono sempre più pezzetti di quel mosaico a riempire quei lati oscuri che hai scoperto.
Ti aspetterò, dietro quella collina, dove le mie braccia hanno scoperto il calore dei tuoi abbracci.
Così forte davanti al mondo. E sola ora che non ci sei più. Eppure resti il futuro che sognavo e sogno.
Ed ho sorriso al fato, a quel destino che rema contro i miei sentimenti. Gli ho sorriso e con un inchino gli ho sussurrato “vedrai non mi piegherai”.
Grandi battaglie comportano grandi perdite. Forse un giorno capirò cos’ho perduto nella battaglia della mia vita.
Non ci si dovrebbe mai preoccupare del futuro perché è il presente che lo cambia.
Si apprezza di più quello che si ha solo quando non ce l’abbiamo più, e siamo talmente vili, che invece di maledire noi stessi per la nostra superficialità, siamo sempre pronti a dare la colpa ad un altro.
Nella vita, ad ogni età, si perde e si acquista qualcosa di diverso come ogni stagione si sveste e indossa colori nuovi.
Il destino porta a una scelta: la scelta è il destino.
L’azzardo è il tentare la sorte, è giocare con la fortuna. Il rischio invece, secondo me, è la possibilità, la ricerca di una nuova frontiera.
Una come me credimi, alle volte è molto meglio perderla che trovarla.
Se sei indeciso su quale chiave scegliere per aprire la porta della tua strada, fermati. Saranno gli eventi a dirigerti sulla scelta.