Giorgio De Luca – Destino
Il destino è il solo a conoscere la fine del nostro cammino.
Il destino è il solo a conoscere la fine del nostro cammino.
Le cose non vanno per come speri vanno per come devono andare e sono rare le occasioni in cui queste coincidano.
Il più delle volte siamo noi a scegliere cosa è giusto o sbagliato, ma si è ignari del fatto che il destino potrebbe approfittarsene!
L’Uomo è come il gambero… pensa di andare avanti. Mentre non si accorge che sta andando nel senso opposto.
Le cose non vanno per come speri vanno per come devono andare e sono rare le occasioni in cui queste coincidono.
Il destinocammina con tetalvoltaaccompagna garbatosoventecome carta stracciaalla suola s’incollaeti segueanche senon vuoi
Il futuro non esiste ancorala fatalità è roba da sfigati.
La consapevolezza di essere talvolta impotenti davanti al destino rende l uomo a volte sconfitto e a volte sorprendentemente felice.
Quando le cose vanno male, cerchiamo sempre un capro espiatorio, un altro lato sbagliato dell’uomo.
Avete mai notato che la persona più triste ha sempre il sorriso più bello?
Se devi fare una cosa sbagliata fallo con la persona giusta.
Il destino potrà deviarci i nostri sogni ma non potrà mai farci smettere di sognare.
Se qualcuno ti parla del futuro non gli credere… non esiste nessun futuro. Ho visto un amico convinto di andare al supermercato a fare la spesa per tre giorni futuri, appoggiare la bicicletta al muro, fare due passi e cadere morto stecchito.Il futuro è un supermercato che aspetta.
Puoi tentare di immaginarti ogni minima variazione su come potrà essere il tuo futuro, ma una cosa è certa: non indovinerai mai.
Io credo che il confine fra caso e destino stia proprio qui: noi possiamo cambiare il nostro presente, non il nostro passato e di conseguenza stravolgere il nostro futuro da oggi non da ieri.Ci sarà per forza qualcosa che non sapremo accettare, però a volte forse davvero è meglio così.A volte perdere quello che si voleva salvare può essere la vera salvezza.
Ho atteso a lungo e ho chiesto alla Luna di mostrarmi il suo volto, ma lei, delicata e timorosa, si nasconde dietro nuvole e silenzio e a me non resta altro che lasciarmi catturare da questa notte che continua a rincorrermi con il suo profondo sonno… ma invece di abbandonarmi ai sogni, dalle mani cominciano a scivolare parole superbe e mentre scrivo di notti mai vissute, mi sorprendo ad ascoltare, immobile, il fragore di un tuono e mi ritrovo negli occhi, l’immagine fugace di un lampo che squarcia il cielo a metà…
Col passare del tempo saremo più soli della morte.