Frank Herbert – Destino
Probabilmente non c’è momento più terribile, nella nostra vita, di quello in cui si scopre che nostro padre è un uomo in carne e ossa.
Probabilmente non c’è momento più terribile, nella nostra vita, di quello in cui si scopre che nostro padre è un uomo in carne e ossa.
Si nasce con metà del proprio destino già scritto, e non da noi.
Siamo legati con invisibili vincoli ai nostri timori. Siamo il burattino e il burattinaio, vittime delle nostre aspettazioni. Fili serici fan muovere braccia e gambe che ricadono flosce e inerti. Balliamo seguendo la musica delle nostre paure, corpi rattrappiti in se stessi, bambini che si nascondono fingendo di credere che sotto quel masso dietro a quell’albero non importa dove, in ogni luogo qualcosa si sottragga al nostro dominio. Siate padroni di voi, penetrate nel vostro essere per cogliere il battito della vita. Spezzate i vincoli che v’inceppano, allungate la mano per afferrare l’ignoto, avventuratevi nel buio spalancate le braccia all’abbraccio dell’aria, fatene un paio d’ali per librarvi in cielo.
Chissà se il destino sarà clemente, spesso lo invoco, come s’invocano le stelle, e sussurro il tuo nome al celo, possa rispondermi la fortuna e abbandonarmi nelle tue braccia!
Chi sono io davanti ad un destino che mi precede sempre!? Nulla, assolutamente nulla!
La cosa peggiore nella vita è lasciare che il caso prenda il sopravvento sul nostro destino, aspettare pensando che qualcosa accada senza cercare di prenderselo.
È parte della nostra natura soffrire, come lo è anche gioire è questa la vera essenza che fa di noi ciò che siamo.
Inermi al nostro destino, speranzosi nel nostro futuro, solo gocce nel mare che si perdono nella tempesta.
Non farti rovinare la vita dal quel mezzo pugno di futili ricordi di un passato che ormai è passato.
La nostra carriera, le nostre ambizioni o semplicemente il nostro futuro, si creano col presente.
Attraverso le scelte. Siamo noi gli artefici del nostro destino.
Avevano avuto bisogno di perdersi di vista per qualche tempo per capire che si sarebbero mancati per il resto della vita.
Ma prima o poi sta. Benedetta destinazione arriverà? O è solo un illusione che mi accompagnerà fino alla morte!?
Forse un giorno ci incontreremo, chissà. O forse mai.
Penso che, per quanto si possa sperare e insistere nel cercare il compagno o la compagna della propria vita, alle volte bisogna ammettere a sé stessi che le circostanze e i momenti del periodo non sono favorevoli, quando si è come bloccati da forze che impediscono la realizzazione di un incontro.
Il futuro è come un insieme di cumuli neri all’orizzonte: potrà piovere ma dietro di loro splende il Sole.
Troppo spesso ancora prima del destino sono gli uomini peggiori a decidere la sorte di altri uomini.