Giorgio De Luca – Destino
Forse un giorno ci incontreremo, chissà. O forse mai.
Forse un giorno ci incontreremo, chissà. O forse mai.
Penso che, per quanto si possa sperare e insistere nel cercare il compagno o la compagna della propria vita, alle volte bisogna ammettere a sé stessi che le circostanze e i momenti del periodo non sono favorevoli, quando si è come bloccati da forze che impediscono la realizzazione di un incontro.
Il futuro è come un insieme di cumuli neri all’orizzonte: potrà piovere ma dietro di loro splende il Sole.
Troppo spesso ancora prima del destino sono gli uomini peggiori a decidere la sorte di altri uomini.
Non aspettare invano qualcuno che non arriverà mai. Avviati e vivi. Incontrerai per strada chi non aspettavi, chi ti guarderà e ti capirà senza che tu apra bocca. Avviati con un bagaglio pieno di sorrisi e stracolmo di voglia di vivere. Non preoccuparti, ci sarà qualcuno che non esiterà a prendere la tua mano e seguirti, qualcuno che senza troppi “ma e se” darà un senso alla tua vita.
La cosiddetta ultima parola può darsi sia la prima di una nuova serie.
Il destino non lascia scelta.
Non è vero che si perde chi è caro al nostro cuore, potano allontanarsi, dai nostri occhi, ma se c’è stato un vero sentimento non saremo mai distanti dal cuore.
Forse il nostro destino è già tutto scritto, stampato e pubblicato nell’enciclopedia di ciò che sarà. A noi non è tenuto saperlo, a noi ci è stato dato il compito di vivere, di viverlo facendo si che si compia ciò che è gia inciso sulla nostra pelle. Vivendolo questo presente in un modo o nell’altro. Vivendo ciò che siamo e la nostra quotidianità, portiamo a far si che le pagine del destino si sfoglino, si avverino, si compiono. Ognuno di noi è alla scoperta del suo disegno, sogno, certezze. La cosa buffa è che ciò che cerchiamo è intriso e inciso soprattutto negli sbagli e nelle cadute e per scoprire il domani, e andare incontro al nostro destino; dobbiamo percorrere mille insicurezze, delusioni, amarezze per poterci afferrare alle redini delle certezze e consapevolezze. Ti sembrerà strano: “ma è così”.
Ma mi ero reso conto che coloro che si dicevano maestri e detentori dei segreti della vita, che affermavano di conoscere le tecniche che avrebbero potuto dare a qualsiasi uomo la capacità di ottenere ciò che voleva, avevano ormai smarrito il legame con gli insegnamenti antichi. Percorrere il cammino di santiago, entrare in contatto con gente comune, scoprire che l’universo parla un linguaggio individuale – un linguaggio fatto di “segni” e di segnali – e che per capirlo basta guardare con la mente sgombra da retaggi e pregiudizi ciò che accade intorno a noi… tutto ciò mi ha fatto dubitare che l’occultismo fosse davvero la sola porta che consentisse di accedere a quei misteri. È molto importante prestare attenzione. Le lezioni arrivano sempre quando sei pronto. Se sarai attento ai segnali, apprenderai tutto ciò che ti è necessario per il prossimo passo.
Credere al destino è non credere a se stessi. È la scusa di chi non vuole veramente cambiare le cose.
Quando hai la sensazione che il destino ti vuole mettere i bastoni tra le ruote, per sicurezza vai in giro a piedi.
È stravolgente il destino: la tua anima mite passeggia nei viali sereni della vita, ma all’improvviso e involontariamente ti ritrovi ingarbugliato nei fitti cespugli dell’amore e non puoi fare a meno di essere assorbito, sospinto da quel magistrale e ignoto percorso fatto di sogni e passioni, ma anche dolori!
Segui pure il tuo destino ma appena hai l’occasione scappa e fai perdere le tue tracce.
Non c’è destino che non porti la firma dell’autore.
Il destino di ognuno di noi è legato a quello degli altri.
Su questa vetta guardo le montagne che mi rammenta la mia vita trascorsa,. In sosta per riprendere il cammino verso altre vette e raggiungere la mia vetta che il destino ha riservato per me.