Michela Zanarella – Destino
Attorno al sisma del destino cerco le mie ali.
Attorno al sisma del destino cerco le mie ali.
Ho contrariato, una settimana contraria e tutto si è messo a girare!
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Perdersi è un po’ ritrovarsi in una realtà diversa da quella che si conosceva, di se stessi e del mondo.
Gli uomini sono più grandi e più forti del destino.
Certe porte vanno chiuse dopo un consapevole ma deciso ultimo sguardo.
Quando ti accorgi che il tuo sole fatica a sorgere, e la strada che stai percorrendo è diversa da quella prefissata, quando ti accorgi che hai buttando via il tempo migliore e pensi che stia finendo quello a tua disposizione, se dentro di te c’è ancora un po’ di quello che sei realmente, dalla memoria scegli il meglio e riprendi in fretta quel volo che, per quanto possa essere lungo finirà sempre troppo presto.
L’unica soddisfazione di questa sera è che probabilmente guarderemo lo stesso cielo ma desideri diversi avremo.
La direzione del nostro cammino trova la sua meta, quando quel tragitto incrocia chi smarritosi ha perduto la sua scia. L’occasione per essere amore. Ricorda, l’amore conosce mille vie per arrivare al suo fine.
Fidatevi delle stelle, quelle che illuminano la vostra strada conoscono pure il vostro destino.
Il destino che vorremmo nn è mai puntuale.
L’ironia è un’arte sottile e complessa, ironizzare su se stessi e i propri problemi è un simpatico modo per farsi beffa del destino!
La vita: c’è chi ogni volta deve ridipingerla.
Il nostro futuro è il risultato non solo delle nostre scelte, ma anche delle nostre paure, e dell’indifferenza collettiva all’ingiustizia.
La mente è come una grande borsa, dentro c’è tutto il tuo passato. Qualcosa, a volte, da dentro emerge e per non perderlo lo fissi su un foglio di carta. Fallo anche tu, la borsa del tuo vissuto si può’ anche smarrire, Succede. Ciò che scrivi rimane, per sempre.
Siamo note che confusamente abitano lo spartito della vita, in balia di stonate orchestre dirette dal destino.
Certe volte percorriamo strade convinti che ci portino ad una destinazione da noi imposta, reimpostata e decisa in precedenza. Invece guardando bene ogni passaggio, ci accorgiamo che quella destinazione non è una destinazione, ma è un destino gia stampato e scritto.