Diego Banterle – Destino
La completa solitudine può portarti alla felicità.
La completa solitudine può portarti alla felicità.
Il peggio l’ho lasciato per ultimo. Possiamo declassificare la Principessa riportandola semplicemente alla vecchia Eva Hodges, sesso femminile, età anni quattro, ceppo caucasico. Nel tardo pomeriggio la sua carrozza si è ritrasformata in una zucca con quattro topi a tirarla. A guardarla, la si sarebbe detta perfettamente normale, nessuna traccia di raffreddore. È giù, certo: le manca la mamma. A parte questo, appare perfettamente normale. E invece se l’è beccata. Dopo pranzo la pressione ha prima registrato un calo, poi una risalita: questo è l’unico mezzo diagnostico che Denninger è riuscito fino a questo momento a escogitare. Prima di cena Denninger mi ha mostrato i vetrini del suo espettorato – come incentivo alla dieta, i vetrini dell’espettorato sono ineguagliabili, credetemi – e sono pieni di quei germi a ruota di carro che, dice lui, non sono affatto germi ma incubatrici. Non riesco a capire come sia possibile che lui sappia dov’è quest’affare e che aspetto ha, eppure non sia in grado di bloccarlo. Mi propina un sacco di paroloni, ma secondo me non capisce nemmeno lui.
Sui binari del mio cammino c’è una sola direzione: il futuro.
Hai avuto una delusione? Non ti dico di prenderla con filosofia e non pensarci più, non sarebbe corretto, ma finito il giusto tempo di sofferenza, apri gli occhi e ricomincia a cercare chi, da qualche parte del mondo, aspetta solo di trovare te.
È un sogno che si chiama libertà, che si chiama giustizia. E piangendo, bestemmiando e soffrendo noi possiamo solo rincorrerlo dicendo a noi stessi che quando una cosa non esiste la si inventa. Non è forse il destino degli uomini quello di inventare ciò che non esiste e battersi per un sogno?
Non credo al destino, non ci ho mai creduto, penso che la vita sia come una strada da percorrere dove ci sono incroci e scorciatoie, svolte e salite, e che alla fine siamo noi a dover scegliere su quale di quelle strade incamminarci, e che solo il nostro stato d’animo può condizionarci sulla scelta.
Spesso si incontra il nostro destino sulla strada presa per evitarlo.