Dom Helder Pessoa Câmara – Angelo
Ho una personale fiducia nel mio angelo custode.
Ho una personale fiducia nel mio angelo custode.
Siamo angeli che non volano, ma nella nostra anima possediamo tutto il cielo.
Gli angeli sono fatti di luce e vivono nella luce. La loro essenza è la luminosità. In tutta la mia vita, non credo di aver mai visto qualcosa di paragonabile, anche lontanamente, alla bellezza della loro visione. Immaginate di vedere uno scorcio di Paradiso attraverso lo spiraglio di una porta. Qualcosa di meraviglioso, ma per me difficilmente descrivibile.
Or su il cuore batte con forza. Può essere amore, passione, paura o disperazione. Nonostante continua a battere, senza mai smettere. Continua la sua danza. È colpa della mente che non trova più un senso logico a tutte le sensazione che gli arrivano. Le sensazioni si mescolano tutte, creando confusione e il cuore batte anzi corre singhiozza si ferma puoi corre di nuovo. Le sensazioni mescolandosi creano anche dubbi alle mente che non sa più cosa pensare. Il cuore e le mente non sempre sono d’accordo e forse per questo è il bello della vita.
Io non sono una angelo ma sicuramente da qualche parte ne ho uno…
La verità è una, e spiega tutte le altre. Dio è misogino e Cristo suo figlio è omosessuale. Per nasconderlo hanno la prevedibile azione di dire a qualcun altro quello che sono loro. Il primo fatto di per sé non è male. Lo sono le Oscenità (con la o maiuscola), con la complicità degli angeli, che compiono per tenerlo nascosto e le macellazioni tramite il simbolo del sacrificio, la croce che da più luce al mondo e al loro universo, sono proprio queste azioni, che li hanno intrappolati, liberi come uccelli, nell’immenso cosmo dei loro stessi inganni. L’intelligenza del Signore dei cieli dovrebbe metterlo in guardia. Se con uno spirito più potente del fuoco dell’inferno e del suo monte, è stato costruito il cuore universale, l’apparenza dovrebbe ingannarlo. Cosa ha messo il Padre, nel petto delle sue bestie? I ruoli sono capovolti anche se diversi. Forse sente fievolmente la risposta nelle rocce dei pianeti e nel fuoco dei soli innumerevoli, anche quelli che guarda lui stesso sopra altre terre. Ma all’avidità manca l’immaginazione, e succhiarla da altri esseri, che sono e non hanno, lo mette ancora di più nei guai, perché questa è la sua natura. Non c’è più rimedio, ormai, come direbbe agli altri tranne che a se stesso.
Si dice che chi sa far felici gli altri è un Santo. Alora è forse questo l’arduo compito degli angeli?