Domenica Borghese – Dillo in quattro parole
Silenzio, attesa, pazienza, speranza.
Silenzio, attesa, pazienza, speranza.
Io trafiggo; io amo.
Il dolore ti distrugge.
È veramente maturo chi sa di aver torto e lo riconosce. Sfortunatamente per alcuni il mio carattere è particolarmente forte e indipendente, non sopporto chi si atteggia, chi vive di etichetta, chi usa arroganza, presunzione e convenienza, chi fa grandi giri di parole credendo di aver detto molto e invece ha solamente perso fiato, non soltanto con me, ma con tutti.
Noi: lucente eclissi infuocata!
La verità passa di bocca in bocca ma conosce solo una risposta: se stessa. Il Cielo ne è giusto giudice.
Questa tradizione umana del 2 novembre, abbellire le tombe, comprare fiori, per me non è cristiana; penso alle parole di Gesù: “Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti”. Pregare per chi ha già lasciato la Terra, questo è cristiano, questo è credere. Per chi ha fede, la morte del corpo è un passaggio dalla vita carnale alla vita eterna; la vera morte è quella dell’anima, non del corpo che la ospita per fare esperienza terrena; l’anima muore a causa del male che facciamo e di cui non ci pentiamo, ma potrà vivere se faremo del bene e saremo capaci di Amare come Dio, e da Dio.