Domenica Borghese – Felicità
Beata me, in quieta letizia.
Beata me, in quieta letizia.
Sfogliando il libro del tempo, ci accorgiamo che gli attimi di felicità danno un senso a tutta la narrazione.
Cerco la Felicità come un cieco cerca la luce. Lui sa che non arriverà mai, io spero ancora!
Per ottenere la felicità non devi fare nulla, perché la felicità è qualcosa che già possiedi.
La verità viene presa a calci, le bugie vengono accolte; a queste condizioni non ci sto. Se non c’è più il voler bene basta dirlo e vivere in pace con sé e con gli altri. Ho imparato a fidarmi solo delle persone che prendono una posizione; o dentro o fuori, o amore o odio, o amico o nemico; ognuno è libero di scegliere. Il male sta nella falsità, nel portare avanti dei rapporti che vivono soltanto di facciata o di riflesso, per convenienza e tornaconto; in questi casi è meglio una sana solitudine per farsi e fare del bene.
A volte mi distraggo dalla verità, illudendomi d’altro. La realtà, le delusioni e il tempo che passa sono gli schiaffi necessari per riportarmi all’attenzione di ciò che è veramente importante, così me ne frego di chi mi critica e vuole farmi cambiare la via del mio cammino. Siamo liberi di scegliere, io ho scelto, e rimango in attesa di chi sceglierà di farmi compagnia lungo la strada della vita.
Se vi comportate bene ma la gente vi tratta male; se avete fatto del bene ma vi è stato ricambiato con la cattiveria; se amate e non siete ricambiati, per esperienza personale, vi dico, credete in ciò che ricordo sempre a me stessa: Dio mi ama troppo per affidare la mia vita a chi non mi merita!