Domenica Borghese – Musica
Del senso delle parole ascolto la musica.
Del senso delle parole ascolto la musica.
Noi ascoltiamo della grande musica e i nostri dolori sono parte di qualcosa al di là della nostra comprensione, e così infinitamente preziosi.
Nella nostra vita si suonano delle note, a volte dolci, a volte lente, a volte casuale, a volte precise, a volte deboli, a volte allegre, a volte tristi. Note su note io creo la mia melodia. Suonarla vuol dire ricordare, a volte con le lacrime agli occhi, a volte col sorriso sulle labbra: ma il ricordo è parte dell’anima e mi tiene viva ed è l’unico modo che mi fa aver voglia di continuare a suonare e cercare la giusta melodia, quella che mi porta serenità e dolcezza nel cuore.
Spesso mi tornano in mente cose che ho dimenticato negli anni. Ad esempio, l’altro giorno ho rivisto un mio duetto con Lionel Hampton, che serata. E quando mi ritrovai in un pianobar di via Veneto a Roma con Ella Fitzgerald e Oscar Peterson al pianoforte? Ero estasiato.
Mi sono domandata tante volte come può la musica cambiare una vita, dare a tante persone una sensazione unica. La prima musica il battito nella pancia della mamma e poi tutta la vita la musica scandisce ogni cosa. Ti fa piangere, ti fa saltare, ti fa gridare, ti fa ricordare, ti fa soffrire, ti fa amare. Entra in te e diventa la melodia tua per sempre.
Per danzare, l’anima, non ha bisogno nemmeno della musica: Bastano i battiti del cuore.
Ascoltando Paganini, il mio udito ringrazia il mio spirito applaude la mia anima ama e nell’amore trionfa! Che musica!