Domenica Borghese – Religione
Alla fine di ogni giorno siamo solamente io, Dio e la realtà. Io che parlo a Dio e Lui che mi risponde attraverso la realtà che vivo.
Alla fine di ogni giorno siamo solamente io, Dio e la realtà. Io che parlo a Dio e Lui che mi risponde attraverso la realtà che vivo.
Mettimi come sigillo sul tuo braccio, come sigillo sul tuo cuore, perchè forte come la morte è amore, ardente come Sceol è ardore, le sua vampe sono vampe di fuoco, le sue fiamme sono fiamme del Signore.
Ma da chi sono volute guerre e povertà se non da coloro che detengono il potere politico, governativo, economico, bancario, delle fabbriche di armi e medicinali, ed altro ancora, mondiale? Spero gli venga presto una crisi di coscienza e possano vedere che servono la morte diffondendola ovunque.
Ma se i morti sono in Paradiso, perché portare i fiori al cimitero?E se malauguratamente fossero all’inferno perché illuminarli con futili lumi di cera? Potrebbero forse guardarci indignati?Se l’anima vive ed è invisibile non sarebbe meglio rimembrarli col pensiero anch’esso invisibile e intoccabile?E se l’anima sopravvive alla morte perché li chiamiamo defunti?
Del senso delle parole ascolto la musica.
Il vero problema sono le distanze mentali, i muri, le porte e le finestre sempre…
Se Dio avesse voluto che credessimo in lui, sarebbe esistito.