Dominga Pandolfo – Vita
Lascerò che la vita si incarichi di fare giustizia, non c’è un’arma più efficace che non sia il pentimento e la dimostrazione degli errori commessi.
Lascerò che la vita si incarichi di fare giustizia, non c’è un’arma più efficace che non sia il pentimento e la dimostrazione degli errori commessi.
Sono le scene in cui non c’è niente di speciale quelle che si imprimono maggiormente nel cuore.
Se vuoi capire che cos’è un anno di vita, chiedilo a uno studente che è appena stato bocciato all’esame di fine anno. Un mese di vita: parlane ad una madre che ha partorito un bimbo prematuro che aspetta che esca dall’incubatrice per stringerlo tra le braccia sano e salvo. Una settimana: chiedilo ad un uomo che lavora in fabbrica, o in miniera per nutrire la sua famiglia. Un giorno: domandalo a due innamorati persi che aspettano di vedersi. Un’ora: chiedilo a una persona che soffre di claustrofobia, bloccata in un ascensore. Un secondo: osserva l’espressione di un uomo che è appena scampata ad un incidente d’auto e un millesimo di secondo: chiedilo all’atleta che alle olimpiadi ha vinto la medaglia di argento e non quella d’oro per la quale si era allenato tutta la vita.
La vita non è “ciò che doveva essere”, ma ciò che è stato e ciò che è.
Esistere, vivere, “essere”.
Capita a volte, quando uno si mette in croce, che i chiodi vadano a ferire qualcuno dietro di lui.
Le vane speranze sono spesso come sogni fatti ad occhi aperti.