Don Bosco – Figli e bambini
La prima felicità di un fanciullo è sapersi amato.
La prima felicità di un fanciullo è sapersi amato.
I figli sono la nostra vita che rinasce.
I bambini, come le stelle, ci stanno a guardare. Poi, all’improvviso, ci dicono qualcosa alla quale non avremmo mai pensato. Ci spiazzano, ci costringono a riflettere e ad ammettere di non sapere. Così, soddisfatti, ci sorridono ammiccando come per dire: “Papà, te l’ho fatta!”.
Quante volte da piccoli correvamo nel blu, occhi chiusi e braccia aperte, il vento che accarezzava il corpo, volare via con il pensiero, e sfidare la più alta fantasia, raggiungendo altezze visibili solo alla purezza dell’innocenza.
La voce più bella che il mio cuore abbia mai ascoltato è quella del volto di mio figlio. Quel suo sorriso è la mia alba e il mio tramonto, quei suoi occhioni sono la mia luce, la mia guida. Lui sa lasciare in me tutto ciò di cui ho bisogno per non crollare, per non arenarmi mai, per trovare sempre un giusto motivo per ripartire, il giusto input per ricominciare. Essere mamma non è cosa facile, ma solo se lo sei puoi capire che non c’è amore più grande ne mondo più bello da esplorare e nemmeno ruolo più bello da interpretare!
Un figlio ha la capacità unica e straordinaria di metterti in contatto con il tuo io più autentico; davanti al quale ti arrendi e non resta che osservare la tua vera matrice.
L’adulto non si finge bambino, il bambino si finge adulto.