Donatella Fantauzzi – Libri
Un libro è l’essenza di chi lo scrive e la complicità di chi lo legge.
Un libro è l’essenza di chi lo scrive e la complicità di chi lo legge.
Ogniqualvolta scopro il mio libro tra le mani di una persona, mi sento sfogliare come un albero d’autunno.
Lascia che te lo dica oggi quanto ti voglio bene, quanto tu sei stato sempre per me, come hai arricchito la mia vita. […] Tu non puoi misurare ciò che significhi. Significa la sorgente in un deserto, l’albero fiorito in un terreno selvaggio. A te solo debbo che il mio cuore non sia inaridito, che sia rimasto in me un punto accessibile alla grazia. “
Non posso morire, dottore. Non ancora. Ho delle cose da fare. Poi avrò tutta la vita per morire.
La prudenza cominciava da dove si poggiavano i piedi e proseguiva fin dove si posavano gli occhi. Era meglio non vedere tutte le cose della strada.
È buffo. Basta che diciate qualcosa che nessuno capisce e fate fare agli altri tutto quello che volete.
Un gesto, un avvenimento nel piccolo mondo colorito degli uomini non è mai assurdo che relativamente: in rapporto alle circostanze che l’accompagnano. I discorsi di un pazzo, per esempio, sono assurdi in rapporto alla situazione in cui si trova, ma non in rapporto al suo delirio.