Donato Montanaro – Vita
In fondo questa vita è una comica tragedia, per questa ragione ho deciso di non prendermi sul serio con molta responsabilità.
In fondo questa vita è una comica tragedia, per questa ragione ho deciso di non prendermi sul serio con molta responsabilità.
“Perché vivi se non sei felice?””Voglio tornare a scrivere, le sembra una risposta adatta?””È così importante?””Per me lo è””è sufficiente?””Ogni persona è costretta a crearsi una finzione per poter continuare a vivere. C’è chi pensa alla famiglia, chi al lavoro, chi al denaro, chi al sesso. Ma sono tutte illusioni. Io ho la mia”.
La vita è una lunga catena fatta di attimi. In ogni attimo c’è una scelta, una probabilità, una persona che ci cambia la vita. Tentare è legittimo, rinnegarsi per paura di provarci è come dire no alla vita.
Stai tranquilla, non è niente, è solo vita che entra dentro. Il fuoco che ti brucia il sangue, quella è l’anima.
Nascere è un eterno avere sempre meno tempo.
In un mondo pieno d’odio, dobbiamo avere ancora il coraggio di sperare. Il un mondo pieno di rabbia, dobbiamo avere ancora il coraggio di confortare. In un mondo pieno di disperazione, dobbiamo avere ancora il coraggio di sognare. In un mondo pieno di sfiducia, dobbiamo avere ancora il coraggio di credere.
Siamo noi, siamo le anime di un tempo perduto; di un tempo passato per la gran parte a ricercare se stessi, le proprie ragioni, i propri perché, i propri volti, i propri respiri, le proprie possibilità, le proprie vergogne, le proprie speranze. Siamo noi, siamo le anime di un tempo perduto; di un tempo triste e isolato perso tra la nostra rabbia e le nostre delusioni nel vedere sempre più colori sbiadirsi e più alberi perdere le proprie foglie. Siamo noi, siamo le anime di un tempo perduto; le anime di un tempo destinato all’eternità, quegli spiriti selvaggi che hanno imparato a temere tutti e a non aver vergogna di nessuno, a contare solo su se stessi e sui propri difetti, come se anche quest’ultimi sarebbero potuti essere utili a costruire qualcosa di nuovo, forse qualcosa di comodo, qualcosa di rotto ma funzionante, qualcosa di puzzolente ma non nauseante, qualcosa di duro ma non di aggressivo, qualcosa di sottile ma non fragile. Siam noi, siamo le anime di un tempo perduto; di un tempo perduto tra i propri perché e le proprie ombre, tra i propri sguardi e i propri silenzi, tra i propri mondi e le proprie diversità. Siamo noi, siamo i dispersi delle nostre vite, raffiche di venti imprevedibili alla ricerca di cibo e conquiste.
“Perché vivi se non sei felice?””Voglio tornare a scrivere, le sembra una risposta adatta?””È così importante?””Per me lo è””è sufficiente?””Ogni persona è costretta a crearsi una finzione per poter continuare a vivere. C’è chi pensa alla famiglia, chi al lavoro, chi al denaro, chi al sesso. Ma sono tutte illusioni. Io ho la mia”.
La vita è una lunga catena fatta di attimi. In ogni attimo c’è una scelta, una probabilità, una persona che ci cambia la vita. Tentare è legittimo, rinnegarsi per paura di provarci è come dire no alla vita.
Stai tranquilla, non è niente, è solo vita che entra dentro. Il fuoco che ti brucia il sangue, quella è l’anima.
Nascere è un eterno avere sempre meno tempo.
In un mondo pieno d’odio, dobbiamo avere ancora il coraggio di sperare. Il un mondo pieno di rabbia, dobbiamo avere ancora il coraggio di confortare. In un mondo pieno di disperazione, dobbiamo avere ancora il coraggio di sognare. In un mondo pieno di sfiducia, dobbiamo avere ancora il coraggio di credere.
Siamo noi, siamo le anime di un tempo perduto; di un tempo passato per la gran parte a ricercare se stessi, le proprie ragioni, i propri perché, i propri volti, i propri respiri, le proprie possibilità, le proprie vergogne, le proprie speranze. Siamo noi, siamo le anime di un tempo perduto; di un tempo triste e isolato perso tra la nostra rabbia e le nostre delusioni nel vedere sempre più colori sbiadirsi e più alberi perdere le proprie foglie. Siamo noi, siamo le anime di un tempo perduto; le anime di un tempo destinato all’eternità, quegli spiriti selvaggi che hanno imparato a temere tutti e a non aver vergogna di nessuno, a contare solo su se stessi e sui propri difetti, come se anche quest’ultimi sarebbero potuti essere utili a costruire qualcosa di nuovo, forse qualcosa di comodo, qualcosa di rotto ma funzionante, qualcosa di puzzolente ma non nauseante, qualcosa di duro ma non di aggressivo, qualcosa di sottile ma non fragile. Siam noi, siamo le anime di un tempo perduto; di un tempo perduto tra i propri perché e le proprie ombre, tra i propri sguardi e i propri silenzi, tra i propri mondi e le proprie diversità. Siamo noi, siamo i dispersi delle nostre vite, raffiche di venti imprevedibili alla ricerca di cibo e conquiste.
“Perché vivi se non sei felice?””Voglio tornare a scrivere, le sembra una risposta adatta?””È così importante?””Per me lo è””è sufficiente?””Ogni persona è costretta a crearsi una finzione per poter continuare a vivere. C’è chi pensa alla famiglia, chi al lavoro, chi al denaro, chi al sesso. Ma sono tutte illusioni. Io ho la mia”.
La vita è una lunga catena fatta di attimi. In ogni attimo c’è una scelta, una probabilità, una persona che ci cambia la vita. Tentare è legittimo, rinnegarsi per paura di provarci è come dire no alla vita.
Stai tranquilla, non è niente, è solo vita che entra dentro. Il fuoco che ti brucia il sangue, quella è l’anima.
Nascere è un eterno avere sempre meno tempo.
In un mondo pieno d’odio, dobbiamo avere ancora il coraggio di sperare. Il un mondo pieno di rabbia, dobbiamo avere ancora il coraggio di confortare. In un mondo pieno di disperazione, dobbiamo avere ancora il coraggio di sognare. In un mondo pieno di sfiducia, dobbiamo avere ancora il coraggio di credere.
Siamo noi, siamo le anime di un tempo perduto; di un tempo passato per la gran parte a ricercare se stessi, le proprie ragioni, i propri perché, i propri volti, i propri respiri, le proprie possibilità, le proprie vergogne, le proprie speranze. Siamo noi, siamo le anime di un tempo perduto; di un tempo triste e isolato perso tra la nostra rabbia e le nostre delusioni nel vedere sempre più colori sbiadirsi e più alberi perdere le proprie foglie. Siamo noi, siamo le anime di un tempo perduto; le anime di un tempo destinato all’eternità, quegli spiriti selvaggi che hanno imparato a temere tutti e a non aver vergogna di nessuno, a contare solo su se stessi e sui propri difetti, come se anche quest’ultimi sarebbero potuti essere utili a costruire qualcosa di nuovo, forse qualcosa di comodo, qualcosa di rotto ma funzionante, qualcosa di puzzolente ma non nauseante, qualcosa di duro ma non di aggressivo, qualcosa di sottile ma non fragile. Siam noi, siamo le anime di un tempo perduto; di un tempo perduto tra i propri perché e le proprie ombre, tra i propri sguardi e i propri silenzi, tra i propri mondi e le proprie diversità. Siamo noi, siamo i dispersi delle nostre vite, raffiche di venti imprevedibili alla ricerca di cibo e conquiste.