Mya Antares – Vita
Ci hanno provato in tanti a distruggermi. Ma la peggior nemica di me stessa, sono stata io.
Ci hanno provato in tanti a distruggermi. Ma la peggior nemica di me stessa, sono stata io.
Gocciolano lentele ore e le giornate,fiumi di parolea coprirne i rumorie forzarne il senso.Corrono veloci le emozionisul filo del destinoincrociando vite distortee respiri corti.Un orologio scandisceil giorno e la notte,un battito di cuorel’ultimo sospiroprima dell’addio.
Devi farla sorridere. È stanca di piangere. Guardala: ha gli occhi gonfi e il cuore pieno di lividi. Devi baciarla, devi desiderarla, devi farla tua. Ha bisogno di mani forti e di abbracci sicuri. Lei vuole e merita un uomo vero: è lì che vuole costruire la sua nuova vita.
Sempre in bilico. Caoticamente concentrato sui miei tumulti interiori, sempre in bilico a precipizio sull’errore, provo ad innalzare argini, immerso nella voglia prorompente di abbatterli immediatamente per distruggere stracci residui di convinzioni ancestrali. Lasciarsi andare. Senza chiedere nient’altro. Per imparare a lasciare scorrere, liberandomi dal desiderio di piegare ora gli eventi nella direzione che vorrei, che in quella direzione spontaneamente ci sono già passati, allora attendo e osservo e mi impongo pazienza.
La vita è come una bambina, se non ti da qualcosa non lo fa perché è cattiva, ma perché non sa come fare a dartela.
La vita mi ha insegnato che dobbiamo amarci e rispettarci, se non ci amiamo e ci rispettiamo, difficilmente possiamo esigere l’amore e la comprensione delle persone a cui teniamo.
Hai affrontato le tempeste e ne sei uscito vivo. Hai voltato le spalle a chi definivi “Indispensabile”. Hai ricostruito battiti, cuore e mente per ridare una forma dignitosa alla tua anima. Hai affrontato la morte “Interiore” con una classe e una dignità che in pochi hanno. Sei rimasto in piedi e a testa alta anche di fronte a chi ti stava colpendo a morte. Cosa può oggi, farti così tanta paura da non vivere il presente? Forse solo la consapevolezza di cosa sia il dolore, il dolore vero. Quel dolore che ti spacca in mille pezzi, quei pezzi che hai cercato invano di raccogliere e rimettere assieme. Ma grazie a te, alla tua forza oggi quei pezzi sono di nuovo tutti al loro posto. Tu stai bene, sei in piedi, sei forte e soprattutto sei una persona viva. Per tanto a cosa sarebbe servito “Amarti tanto e ritrovarti” se poi decidi di tenere tutto questo per te per paura che si sgretoli di nuovo?