E. L. James – Desiderio
Vorrei essere io a mordere quel labbro.
Vorrei essere io a mordere quel labbro.
Roma 1 Maggio 2009:quando vai per vedere il concerto e invece per tutta la sera rimani incantato a vedere una ragazza: una fanciulla che stava a circa un metro da me, alla mia sinistra e io a vederla ogni istante. Sono felice perché ho capito che riesco a innamorarmi come voglio, però sono triste perché alla fine di lei non so nulla, solo qualche piccolo dettaglio come gli occhiali di colore rosso e le unghie colorate di viola e poi il suo amore per Vasco. Non lo so, ma mi sento infelice adesso, perché so che questa persona non la troverò più nella mia vita o ci vorrebbe un miracolo per rivederla. Il mio sbaglio è stato quello di non rischiare a conoscerla, sarebbe stato tutto diverso e invece mi ritrovo con il rimpianto di non averlo fatto. Spero che il destino veramente ci faccia incontrare di nuovo!
Nella mia vita ci sono cose e persone che mi mancano a volte tanto, a volte poco, ma nonostante tutto resto in piedi e vado avanti.
Aspetto Te, come un soffione il vento.
L’uomo spera sempre più alte vette.
Era questo mondo infame che ci dava la spinta per continuare. La perfezione non poteva migliorare e quindi decidemmo di proseguire, senza meta da inseguire, senza sapere dove andare, ma con un sogno fisso nella mente e nel cuore da rendere reale.
Fa della tua bocca il mio strumento, soddisfami con le parole quando le tue mani sono lontane.