Edgar Allan Poe – Tristezza
Giacché oscure scorie erano su quelle ali e, al loro agitarsi, una maligna essenza ne pioveva – Fatale fu per un’anima che ben l’ha conosciuta.
Giacché oscure scorie erano su quelle ali e, al loro agitarsi, una maligna essenza ne pioveva – Fatale fu per un’anima che ben l’ha conosciuta.
Che cos’è la tristezza se non il sentirsi profondamente soli?
C’è aria gelida per il meteo freddo dei cuori e il vento che soffia proviene dalle gelide anime che strisciano sulla terra!
Perché voglio liberarmiDall’idea che non mi vuoie mi tuffo nell’immensoDella mia banalitàe va bene anche se ho persoe chi ha vinto non si sa.
Le vere distanze sono quelle mentali, non quelle in chilometri.
Quando il cuore fa male non c’è cura migliore di un po’ di solitudine per rinascere.
Ascolta, soffice, in un soffio, la voce di chi ti ama fluttuerà nella notte, e nel tuo sonno, i nostri pensieri si congiungeranno.