Susan Randall – Tristezza
Vivo è dolore di una spina conficcata nell’abisso dell’anima, giace sapiente l’ultimo urlo, ultima spina inflitta, resta profonda negli abissi sconosciuti anche all’anima scheggiata di chi amor è! E d’amore muore!
Vivo è dolore di una spina conficcata nell’abisso dell’anima, giace sapiente l’ultimo urlo, ultima spina inflitta, resta profonda negli abissi sconosciuti anche all’anima scheggiata di chi amor è! E d’amore muore!
Il primo amore non si dimentica mai, vero, quale primo amore? Colui che se ne è andato o colui che ti resta accanto, non un giorno, un mese, ma colui che resta nonostante le tempeste, nonostante tutte le avversità, e resta senza mai lasciarti sola. E resta accanto fino a respirare con te il suo ultimo respiro. Ecco il primo ed unico amore che mai si dimentica!
Mettere alla prova un sentimento è, averne già la certezza di una verità non accettabile al dolore di un amore fallito!
Ogni sogno ha una paura dentro!
L’amore non sceglie la ragione, l’amore segue il senso l’unico senso che conosce l’amore.
Sai quando scopri di essere al limite? Quando un giorno, per una stupidaggine, ti vengono le lacrime agli occhi. Quando una parola di troppo, un gesto insignificante ti colpiscono a fondo. Non significa esser fragili o deboli, ma aver sopportato troppe cose, troppo a lungo.
Mi buttasti laggiù tra l’erba e il guard rail. Senza voltarti dicesti che non servivo a niente, non ti sembravo nemmeno più bella. Allorché i miei petali si chiusero formando un cappuccetto rigonfio nell’oro del tramonto. E accolsi il fiume salato del mio pianto.