Edouard-Eugène-François Baron Descamps – Poesia
La poesia è una pittura che si muove e una musica che pensa.
La poesia è una pittura che si muove e una musica che pensa.
La scrittura è l’utile rimasto tra i resti di vita superflua.
I poeti son vecchi signori che mangian le stelle distesi sui prati delle loro ville. E s’inventano zingare e more per farsi credibili agli occhi del mondo col loro dolore.
Quando la poesia tocca i sensi dell’anima non è mai silenziosa.
Tra chi poeta e chi commenta c’è di mezzo una tormenta.
Volevo, come disse Montale, che la mia parola fosse più ardente di altre, la più ricercata, la più attesa. Ma non esiste la mia parola, come non vive quella di altri. I sentimenti che vi abbattono sono sempre stati li, inattaccabili, bastava solo una personalità capace di farli volare nel silenzio dell’animo. Parole che si inoltrano nel vespiro del cuore e si confondono nella toponimia della mente. Le medesime che scagliate come il Simun respirano, ma poi come represse dalla mente si memorizzano nell’illiceità. Questa è poesia.
E poi ci sono quelli che ti dicono che la Poesia è morta e tu pensi che i morti siano loro. E dicendogli addio li lasci nella loro demenza.