Edvania Paes – Abitudine
Ho una memoria notevole. Scrivo note e note per non dimenticare. Ma poi non mi ricordo di leggerle.
Ho una memoria notevole. Scrivo note e note per non dimenticare. Ma poi non mi ricordo di leggerle.
La semplicità oggi è la cosa più rara e straordinaria che ci possa essere.
È nel sorriso che si concentra il senso della vita.
Vedevo d’improvviso una nuova faccia dell’Abitudine. Fino a quel momento l’avevo considerata soprattutto come un potere distruttivo che sopprime l’originalità e addirittura la coscienza delle percezioni; ora la vedevo come una divinità temibile, così inchiodata a noi, con il suo viso insignificante così confitto nel nostro cuore che si stacca da noi, se ci volge le spalle, questa divinità che quasi non distinguevamo ci infligge sofferenze più terribili di qualsiasi altra e allora diventa crudele come la morte.
Non c’è sempre tempo. C’è anche: è troppo tardi.
Abbandonarmi alla disperazione? No, preferisco la tentazione anche se dovrò passare dalla dannazione!
L’abitudine distrugge l’ispirazione, l’inventiva, il desiderio di cambiare… la bellezza della vita.