Edvania Paes – Silenzio
Quando finisce il gioco, inizia la guerra. La mia unica arma? Il silenzio.
Quando finisce il gioco, inizia la guerra. La mia unica arma? Il silenzio.
Possiamo chiudere gli occhi, ma non spegnere i pensieri.
E poi arriva il silenzio, quello inevitabile, quello conclusivo, il cerotto sopra il taglio a cui è chiesto di assorbire il siero dell’addio. È silenzio vero, quello che non ha più nulla da dire perché tutto è già stato detto, giocato e tradito. È il silenzio del tempo, quello che si prende la vita quando si è vista sprecare le occasioni di felicità che ha offerto. È il silenzio della lealtà che rimane muta davanti alla sua stessa mutilazione e con lo sguardo al cielo, attende il nuovo giorno. È il silenzio duro, quello che durerà per sempre perché non ha nulla da perdonare a chi non comprende di avere sbagliato. È silenzio acido, quello che corroderà ciò che è rimasto. È il silenzio dell’addio.
Il silenzio in certe situazioni, sarebbe auspicabile, se solo gli esseri umani, non lo rendessero imbarazzante, con i loro stupidi pudori.
Passeremo il tempo a ricordare, ad amarci silenziosamente.
Il tuo silenzio è peggio di una pugnalata al cuore.
A volte l’anima si regala i suoi silenzi.