Edvania Paes – Stati d’Animo
Qualche volta ho la sensazione di aver capito tutto. Invece, tutto m’è sfuggito.
Qualche volta ho la sensazione di aver capito tutto. Invece, tutto m’è sfuggito.
Nella mia febbre cerebrale o follia, non so come chiamarla, i miei pensieri hanno navigato molti mari.
Prima di guardare in alto bisogna guardarci dentro, il cielo si legge con gli occhi del anima.
Alla fine di una giornata se attenderai con ansia la prossima vuol dire che ore hanno gratificato pensieri che vuoi presto ritrovare… ma se problemi e malinconie ti hanno attraversato sai che domani forse li riconoscerai già nella stanchezza del risveglio.
Il guaio è che il cuore ragiona meglio del cervello.
E ascolto la mia canzone preferita che mi trascina su di un altro pianeta; un pianeta fatto di emozioni incantevoli, mischiate con gli odori di ciò che mi appartiene. Chiudo gli occhi e continuo ad avanzare verso di esso. È tutto un brivido, è tutto mio, ma soprattutto, è tanto amore. Tendo la mano per aggrapparmi a qualcosa pur di restare lì, su quel pianeta, ma il vento, incessante, mi butta a terra. Mi rialzo, cerco la forza di riprovarci, ma ricado ai piedi di quell’isola, che forse non esiste.
Non esiste distanza che possa separare due anime che si sono fuse, né silenzio che faccia tacere i loro cuori.
Nella mia febbre cerebrale o follia, non so come chiamarla, i miei pensieri hanno navigato molti mari.
Prima di guardare in alto bisogna guardarci dentro, il cielo si legge con gli occhi del anima.
Alla fine di una giornata se attenderai con ansia la prossima vuol dire che ore hanno gratificato pensieri che vuoi presto ritrovare… ma se problemi e malinconie ti hanno attraversato sai che domani forse li riconoscerai già nella stanchezza del risveglio.
Il guaio è che il cuore ragiona meglio del cervello.
E ascolto la mia canzone preferita che mi trascina su di un altro pianeta; un pianeta fatto di emozioni incantevoli, mischiate con gli odori di ciò che mi appartiene. Chiudo gli occhi e continuo ad avanzare verso di esso. È tutto un brivido, è tutto mio, ma soprattutto, è tanto amore. Tendo la mano per aggrapparmi a qualcosa pur di restare lì, su quel pianeta, ma il vento, incessante, mi butta a terra. Mi rialzo, cerco la forza di riprovarci, ma ricado ai piedi di quell’isola, che forse non esiste.
Non esiste distanza che possa separare due anime che si sono fuse, né silenzio che faccia tacere i loro cuori.
Nella mia febbre cerebrale o follia, non so come chiamarla, i miei pensieri hanno navigato molti mari.
Prima di guardare in alto bisogna guardarci dentro, il cielo si legge con gli occhi del anima.
Alla fine di una giornata se attenderai con ansia la prossima vuol dire che ore hanno gratificato pensieri che vuoi presto ritrovare… ma se problemi e malinconie ti hanno attraversato sai che domani forse li riconoscerai già nella stanchezza del risveglio.
Il guaio è che il cuore ragiona meglio del cervello.
E ascolto la mia canzone preferita che mi trascina su di un altro pianeta; un pianeta fatto di emozioni incantevoli, mischiate con gli odori di ciò che mi appartiene. Chiudo gli occhi e continuo ad avanzare verso di esso. È tutto un brivido, è tutto mio, ma soprattutto, è tanto amore. Tendo la mano per aggrapparmi a qualcosa pur di restare lì, su quel pianeta, ma il vento, incessante, mi butta a terra. Mi rialzo, cerco la forza di riprovarci, ma ricado ai piedi di quell’isola, che forse non esiste.
Non esiste distanza che possa separare due anime che si sono fuse, né silenzio che faccia tacere i loro cuori.