Edvania Paes – Stati d’Animo
E cosa vuoi che siano qualche spina confronto al profumo di una rosa?
E cosa vuoi che siano qualche spina confronto al profumo di una rosa?
A nessuno importa che io sia qui, quindi perché non andare via?
Nel mio immaginario non c’è solo il compimento, c’è la tensione, lo spasmo, il prolungare, il confondere il piacere con una piccolissima punta raffinata di dolore, il rimandare, il fermarsi, il soffermarsi, l’imbarazzarsi, restare senza parole, restare preda. La mia voglia di dare, in realtà, è una forma di drastico egoismo, non è neppure, semplicemente, ricevere, ma è usurpare, rubare e depauperare. È un cavallo legato al giogo costretto a fare il giro, imbrigliato com’è, ma che s’incazza e s’imbizzarrisce e vuole scalciare. Tradurre ogni pensiero in parola mi è difficile; sono come il cavallo, con i paraocchi, non so dove me ne vado, vado perché mi sento tirare.
Cadendo e riprendendo il volo si arriva da qualche parte… però con la consapevolezza di quanto cazzo ci è costato giungere da qualche parte.
La notte è come un sipario alla fine di uno spettacolo teatrale. C’è chi ripensa alle forti emozioni, chi si gusta il riposo andando verso casa, chi, invece, dietro le quinte, continua a recitare.
Pensieri vaganti, interminabili momenti in cui le lancette del tempo sembrano viaggiare lente, frenate da un’irresistibile forza di gravità.
Le canzoni sono il miglior colpo all’anima per ricordarti periodi vissuti.