Edvania Paes – Stati d’Animo
Inventarsi una vita è più stancante che vivere. Sono stanca, stanca, stanca.
Inventarsi una vita è più stancante che vivere. Sono stanca, stanca, stanca.
Non temere se cadi dieci volte, non temere. Ti rialzerai un milione di volte più forte di prima.
-Ei… secondo te ci sarà qualcuno di veramente felice?-Secondo me no… Finché esistono i sogni e le ambizioni no.-E chi realizza i propri sogni?-Se ne porrà un altro tanto. E continuerà a essere infelice.-E perché siamo cosi scemi da cercare l’infelicità?-Perché cerchiamo di puntare sempre in alto. E noi non siamo fatti per volare.
Ci sono cose perdute che non possiamo mai più ritrovare perché non le abbiamo valorizzate e non considérate.
Lasciamo liberi i nostri pensieri, non teniamoli in gabbia: hanno bisogno di volare.
Non è la distanza che rovina le relazioni, sono i dubbi quelli che lacerano il rapporto.
Chissà cosa sente la foglia che si stacca dal ramo, benché le sue nervature apparissero salde nell’innesto, invece, guardarsi morire la speranza del verde ed arrivare alla secchezza dell’arido, inquietante, malaticcio giallognolo e tentennare nella sospensione del refolo che, sadico, pone in prospettiva lo schianto, ma perpetua il senso del precipitare nella stasi della vertigine. Aspiriamo al nitore degli approdi, delle definizioni perentorie dei verbi nella coniugazione d’un passato prossimo che ci faccia chiudere gli occhi in segno di rassegnazione, evitando il gerundio della paura. Sta cadendo.