Edvania Paes – Stati d’Animo
Chi ha bisogno di stare in mezzo alla folla per sentirsi bene, probabilmente si sente a disagio in compagnia di sé stesso.
Chi ha bisogno di stare in mezzo alla folla per sentirsi bene, probabilmente si sente a disagio in compagnia di sé stesso.
Quando l’oblio divora la nostra felicità, celando al mondo il nostro cuore solitario e cieco, l’unica cosa che dobbiamo fare è ricordarci di quella scintilla che ha reso un tempo libera e spensierata la nostra esistenza, inseguendola nuovamente, senza sosta.
Pensando di non farcela, cammini e vai avanti. Prosegui e solo tu conosci il prezzo di ogni passo. La fatica che fai nel compierlo senza pensare e senza tornare indietro. Solo tu conosci il prezzo di ciò che hai dato e di ciò che ti è stato tolto. Solo tu. Proprio per questo ci sarà il giorno in cui invece che pensare di non farcela, avrai la certezza di avercela fatta.
Alla fine ti rendi conto che sei diventato stonzo perché ti ci hanno portato quelle persone che lo sono state con te.
Vivo in un mondo fatto di vetro, le persone spaccano i vetri fregandosene che il mondo è proprio, e invece lo distruggono completamente, il vetro che ci avvolge è fragile ma molte persone ancora non lo capiscono e creano delle crepe fino a distruggerlo e anche se tu non centri nulla, basta una persona e influirà tutto anche su di te.
È strano quando si arriva ad ammettere a sé stessi che si ha la volontà di tenersi un “ricordo” piuttosto che recuperarlo e farlo vivere nel presente.
Ma se non piangi, come lavi via dall’anima tutto il male? Se non sorridi come ricominci? Se non ci provi come fai dire è finita? Ho perso? E se non cadi, come farai a risalire? Tutto ciò che, oggi, toglie il fiato dal dolore, domani, mozzerà il respiro per pura e semplice, pacata gioia.