Edvania Paes – Stati d’Animo
Ho il cuore grande, ma con poche stanze e pochi ospiti preferisco così. Chi ci entra non si sente soffocare, si sente comodo, si sente a casa.
Ho il cuore grande, ma con poche stanze e pochi ospiti preferisco così. Chi ci entra non si sente soffocare, si sente comodo, si sente a casa.
È brutto vedere che siamo così maledettamente facili da sostituire e così poco importanti da riciclare i gesti fatti per noi ad altri.
Ci sono momenti in cui si ha solo voglia di stare soli con se stessi e cercare di dare delle risposte alle mille domande. Magari alla fine non riusciremo a dare nessuna risposta ma sicuramente abbiamo fatto una cosa che ha fatto bene a noi; dedicarci un po’ di tempo.
Onestamente considero più coraggiosi coloro che ritornano perché vogliono crederci ancora un’altra volta piuttosto di quelli che scappano per paura di ferirsi.
Siamo persone forti, piene di sicurezze e testarde. Siamo anime in grado di camminare da sole, di percorrere strade piene di difficoltà e dolori. Siamo cuori pronti a spezzarsi e a ricostruirsi milioni di volte pur di rinascere. Poi ci innamoriamo… Ed ecco che improvvisamente diventiamo fragili, insicuri e pieni di paure. I dubbi divengono freni e il timore di perdere colui o colei che amiamo diviene vulnerabilità. Il cuore si ferma ad aspettare e dentro una tormenta di emozioni e sentimenti trema al pensiero di essere nuovamente deluso, ferito e tradito da chi ama.
L’odio deve rendere produttivi, altrimenti è più intelligente amare.
Sono certa che che prima o poi tutto torni al suo posto. Sono certa che prima o poi ognuno avrà servito su un piatto d’argento ciò che merita. Sono certa che il tempo sistema molte cose, molte le toglie e altre finalmente le regala. Sono certa che smettere di “credere” non sia la strada più giusta, ma perseverare nella convinzione che ci meritiamo il “meglio” sia la cosa migliore.