Edvania Paes – Stati d’Animo
Troppe cose per la testa. Una sola nel cuore.
Troppe cose per la testa. Una sola nel cuore.
Sono quella che dev’essere punita per essere se stessa, per essere troppo. Quella dalle emozioni rotte, ché vengono prese sempre a colpi di cinghia, formando lividi spessi un dito; si possono toccare appena sotto la pelle, desideri deformi e mutilati, sogni zoppi e passioni in quarantena. Le stesse emozioni che penzolano con il cappio da rami improbabili che si allungano alle braccia per avere contatto con l’esterno.Io, come boia e mannaia.
Che fatica essere architetto di sogni. Tutta la notte a lavorare. Ti svegli che sei a pezzi.
Pensieri fedeli come ombre che non t’abbandonano persino allo spegnersi di luci, che bisbigliano il tuo nome in mezzo a centinaia di altre voci.
Vieni così brutalmente ferito, che riesci ad alzare muri incredibilmente robusti e alti, poi ti rendi conto che, anche tu stesso, non riesci più a distruggere ciò che hai costruito, e diventi un qualcosa, che non avresti mai voluto essere.
Non esistono i miracoli, ma solo sensazioni uniche.
L’inquietudine è strutturale! Non si può vivere senza. La ricerchiamo, come fosse acqua, anche nei momenti di apparente pace. Siamo dei paradossi: aneliamo all’aureola e prendiamo in mano il forcone!