Edvard Munch – Morte
La malattia, la follia e la morte, erano gli angeli neri che si affacciavano sulla mia culla.
La malattia, la follia e la morte, erano gli angeli neri che si affacciavano sulla mia culla.
Dopo la morte riestituiremo i nostri atomi al flusso della materia, nel universo, diventeremo polvere di stelle.
Non ho paura della morte, ma di morire.
Nulla è a vita, tranne la morte.
In alcuni casi estremi la morte è un dono che la vita ci fa.
È meglio morire svuotandosi che riempendosi, e meglio di fame che d’indigestione.
Duro è il dilemma della vita, che legato alla morte crea una contraddizione che prevarica il nostro cuore e crea profonde e cicatrici insanabili.