Edvard Munch – Morte
La malattia, la follia e la morte, erano gli angeli neri che si affacciavano sulla mia culla.
La malattia, la follia e la morte, erano gli angeli neri che si affacciavano sulla mia culla.
La morte non cambia nulla, la morte è un evento secondario, incapace di arrestare l’universo incessante e prodigioso.
È male lasciarsi tanto assorbire dalla legge divina da dimenticare la legge umana. La morte appartiene a Dio soltanto. Con quale diritto gli uomini si valgono di una cosa sconosciuta?
Riempire di sangue fiumi di catrame solo per correre come dannati in auto non possono essere addobbati da fiori che vivono di lacrime. Delle semplici biciclette che creavano felicità in un gruppo di appassionati non meritavano di diventare dei semplici rottami.
Tutti gli uomini muoiono, ma la morte di alcuni ha più peso del monte Tai e la morte di altri è più leggera di una piuma.
Sento un amaro in bocca, quanto un veleno.
Oh Cristo, cosa hai portato all’interno della matrice di tuo Padre?