Elena Ruggiero – Abbandonare
Vattene, se è ciò che desideri realmente và via, ma, dopo che te ne sarai andata, non tornare, non tornare mai più da me.
Vattene, se è ciò che desideri realmente và via, ma, dopo che te ne sarai andata, non tornare, non tornare mai più da me.
E poi arriva la tarda età…sogni irrisolti…progetti mai realizzati…il tempo stringe…la solitudine ti soffoca…il voler…
E fu comesdradicar radiciai teneri germoglinon si poteva poi sperardi riceverne bellezzaquando la vitaera stata…
Venderei l’anima al diavolo pur di non ammalarmi di quel male che voi chiamate “Amore”.
Così abbasso gli occhi e senza dire una parola… mi volto e tu vai via!
C’è sempre un altro fondo, quando crediamo d’aver toccato il fondo, il fondo che siamo noi stessi a cercare, quello che scaviamo con le nostre mani, la fine di tutto.
Ci conoscemmo così profondamente da dimenticare chi eravamo stati l’uno per l’altra, e da perdere di vista quell’idea di eternità che avevamo accarezzato mentre ci eravamo ancora ignoti.
E poi arriva la tarda età…sogni irrisolti…progetti mai realizzati…il tempo stringe…la solitudine ti soffoca…il voler…
E fu comesdradicar radiciai teneri germoglinon si poteva poi sperardi riceverne bellezzaquando la vitaera stata…
Venderei l’anima al diavolo pur di non ammalarmi di quel male che voi chiamate “Amore”.
Così abbasso gli occhi e senza dire una parola… mi volto e tu vai via!
C’è sempre un altro fondo, quando crediamo d’aver toccato il fondo, il fondo che siamo noi stessi a cercare, quello che scaviamo con le nostre mani, la fine di tutto.
Ci conoscemmo così profondamente da dimenticare chi eravamo stati l’uno per l’altra, e da perdere di vista quell’idea di eternità che avevamo accarezzato mentre ci eravamo ancora ignoti.
E poi arriva la tarda età…sogni irrisolti…progetti mai realizzati…il tempo stringe…la solitudine ti soffoca…il voler…
E fu comesdradicar radiciai teneri germoglinon si poteva poi sperardi riceverne bellezzaquando la vitaera stata…
Venderei l’anima al diavolo pur di non ammalarmi di quel male che voi chiamate “Amore”.
Così abbasso gli occhi e senza dire una parola… mi volto e tu vai via!
C’è sempre un altro fondo, quando crediamo d’aver toccato il fondo, il fondo che siamo noi stessi a cercare, quello che scaviamo con le nostre mani, la fine di tutto.
Ci conoscemmo così profondamente da dimenticare chi eravamo stati l’uno per l’altra, e da perdere di vista quell’idea di eternità che avevamo accarezzato mentre ci eravamo ancora ignoti.