Elena Usai – Abbandonare
Il sonno provoca la morte.
Il sonno provoca la morte.
Ho un’altra donna, sono diventato gay, mi faccio frate, mi trasferisco in Groenlandia, voglio dedicarmi solo all’elevazione spirituale, sono diventato un Hare Krishna, mi voglio suicidare, ti voglio suicidare, amo tua sorella, fuggo alle Maldive con tua madre… insomma, fai tu basta che ti levi dalle palle il più presto possibile.
Alza gli occhi e fermati: quando riuscirai a comprendere il cielo allora riuscirai anche a…
Nel momento in cui la notte cede il posto al giorno che nasce, nella confusione…
Eravamo come due anime che camminavano nel buio, eravamo come due ombre che non trovavano una via d’uscita, eravamo come due gocce d’acqua che si riflettevano in essi, ora siam rimasti come un pugno di cenere che pian pian vola via.
Oltre l’apparenza di una sicurezza ostentata si nasconde una grande fragilità interiore e la consapevolezza di chi dentro la porta. Lascia andare queste persone, non le ferire ulteriormente, ma allontanati perché non è neanche giusto che ti faccia male tu.
Ho voluto credere che il tempo avrebbe sbiadito il silenzio, attenuato la tua assenza, colmato il vuoto. Ma è stata solo un’illusione, una bugia, mera ipocrisia.