Eleonora Putrino – Stati d’Animo
E vabbè! Continuiamo a fingere che tutto vada bene, fino a quando quel filo sottile non si spezzerà. E lì dirò basta per sempre.
E vabbè! Continuiamo a fingere che tutto vada bene, fino a quando quel filo sottile non si spezzerà. E lì dirò basta per sempre.
L’avventura più difficile per ognuno di noi è attraversare le tempeste che ci portiamo dentro.
Mi aggrappo alle parole, a tutte: quelle scritte, cantate, dette, urlate, tenute dentro, in silenzio. Le ascolto tutte e quando vedo che volano via con il vento, vola via anche il mio sorriso. Mi aggrappo alle persone, a quelle che amo: dipendo da loro nel modo più sbagliato possibile e quando mancano, manco anche io. Mi aggrappo ai sogni, quelli lontani, così lontani che, a furia di rincorrerli, cado per strada, mi fermo e faccio fatica a ripartire. Mi aggrappo alla speranza, quella che non muore mai perché, se muore essa, muoio un po’ anche io.
La cattiveria è come un boomerang prima o poi torna al mittente, con gli interessi pure.
T’accorgi della forza dell’impotenza quando la persona che ami se ne va.
Viviamo nel giusto momento le nostre emozioni, che il rimpianto è per sempre.
Avvolto dai miei silenzi, dove la parola è il respiro della mia anima, dove la solitudine attraversa i cancelli del mio cuore quando tu non sei con me, ricordi che attraversano la mia mente e che si oscura ad ogni passo quei passi dove tu piano piano sei andata via senza nemmeno toccarmi la mano. Rimango qui in silenzio tra la notte a guardare le stelle, e ha pensare quei momenti dove le nostre bocche e i nostri cuori si amavano in un tempo ormai morto dentro l’anima mia.