Elias Canetti – Paura & Coraggio
E se quelli che rimangono fossero sempre i peggiori?
E se quelli che rimangono fossero sempre i peggiori?
La paura è la maschera dell’ignoranza.
Simile al sole splende la mia paura. Notte di assenze.
Scoperta, in trappola, è buio. So che siete tanti, non vi vedo, però lo so. Non posso correre, non voglio correre. Non andrò via, non avrebbe senso. Per fuggire da voi ho seguito le strade più strette, le via più deserte, ho fatto lunghe e faticose deviazioni che mi hanno portata lontana dall’arrivo, tanto da nascondermelo. Ho sbagliato, so di averlo fatto e me ne vergogno. Vi affronterò, e vincerò. Siete voi gli unici ad impedirmi di raggiungere il mio sogno, e non ve lo permetterò oltre.
Il senso delle nostre imperfezioni ci aiuta ad avere paura. Cercare di risolverle ci aiuta ad avere coraggio.
Se qualcosa che manca ai samurai, questa è la paura.
Ci domandiamo ciò che è giusto, e a volte ciò che è sbagliato.Possiamo solo dire che non c’è giustizia, e nemmeno verità se il nostro cuore non è puro.Piccole società, che tentano di distruggerci, il perché non si saprà mai; sarà per invidia? O cos’altro…persone che si definiscono grandi, ma un momento prima di uscire da casa per andare ad affrontare la vita lasciano le palle, il così detto coraggio che manca.Forse aveva ragione Pirandello a sostenere che l’uomo indossa una maschera a secondo dell’occasione, o forse sarò pazzo io a dire tutto ciò,anche se: chi è che definisce la pazzia ai giorni nostri?Forse essa è genialità, proprio quella che non può vivere in questa vita, perché tutto va contro i nostri piani, perché tutto è senza palle.Non basta più essere se stessi a quanto pare, bisogna per forza essere qualcun altro per non essere incolpati.Come ripeto: Grandi persone, con le palle a casa e le maschere fuori.