Elias Canetti – Paura & Coraggio
E se quelli che rimangono fossero sempre i peggiori?
E se quelli che rimangono fossero sempre i peggiori?
Ho visto un dì la grande valle, un mondo dove tutta la realtà è nel silenzio e che l’animo fa rimanere muto. Ah! Quanto era bello lì! Bianco e azzurro ero circondata, segreti non svelati e persone riviste dopo tanto tempo. Bello era ricordare quel posto; foresta bianca di diverse forme e azzurri, gamma dove potersi specchiare.Cielo trasparente che da sul piccolo pallino è sì grande ma bello solo a vedersi. Invece io, che sono qui, tutto cambia; i sentimenti si buttavano per tutto il cielo e i miei piedi, come per incanto, era sospesi nel vuoto più profondo.Lassù niente era brutto, non regnava il furore ed ero fuori tra liti tra adolescenti. Se ci si domanda com’è la valle Santa, una cosa si può dire: luogo di felicità. Ci si è sempre posto come mai non si può toccare con un dito il cielo tranne quando si chiude un occhio, ora l’ho capito: basta aprire il cuore e la felicità che vuoi trasmettere A quelli che si chiamano: persone amate.
Salire gradualmente i gradini della nostra vita, i quali per anni vedevamo come una meta oscura, è sicuramente il miglior modo per apprezzare se stessi e la propria vita.
Chi è pronto al cambiamento, chi ha il coraggio di cambiare, viene sempre considerato un traditore da coloro che non sono capaci di nessun cambiamento, e hanno una paura da morire del cambiamento e non lo capiscono e hanno disgusto di ogni cambiamento.
Non ho paura del tempo che passa velocemente, ma di quello che potrei sprecare inutilmente.
La più raffinata statua di un uomo sarebbe un cavallo che lo ha disarcionato.
Quando desideri qualcosa e la vuoi davvero falla, non esitare, non farti intimorire, soprattutto non farti aiutare da altri. Certi gesti determinano la tua volontà quello che sei e quello che hai nel tuo cuore.