Elisabetta Barbara De Sanctis – Desiderio
Sono solo parole, eppure turbano, scavano, penetrano, bagnano, si conficcano come aghi nella carne, ammaliano i pensieri. Eppure sono solo parole.
Sono solo parole, eppure turbano, scavano, penetrano, bagnano, si conficcano come aghi nella carne, ammaliano i pensieri. Eppure sono solo parole.
L’uomo che con continui desideri sempre con festa aspetta la nuova primavera e sempre la nuova Astarte, sempre nuovi mesi e nuovi anni, parendogli che le desiderate cose venendo siano troppo tarde, ei non s’avvede che desidera la soddisfazione.
Fai ciò che desideri, sempre! Ma se proprio non puoi, meglio non parlare!
Ogni tua idea si spegne…non importatu vaitu creditu creigli altri che si fottano non capirannonon importaio son ioe tu sei tualtro non contaaltro non dicocosì mi piaccio.
Senz’anima, orfano cresce il desiderio.
Non capiva come fosse possibile, ma quel pensiero sapeva aprirle le cosce, bagnarla, senza ritegno beandosi avido di quel piacere che fluiva a lambirle le caviglie.
Se fossi un pittore, dipingerei le giornate di mille colori che scaldino il cuore.Una pennellata d’azzurro per cancellare il grigiore di amarezze e delusioni.Un tocco di verde che infonda speranza.Sprazzi di giallo che come un raggio di sole illuminino di luce la strada a chi barcolla nel buio.Il rosa e il rosso che facciano da sfondo alla gioia e all’amore.Questo arcobaleno di colori ricordi a tutti che dopo un temporale splende sempre il sole.