Emanuel Geibel – Musica
Non c’è ancora alcuna legge che ingiunga, come punizione corporale, di saper la musica.
Non c’è ancora alcuna legge che ingiunga, come punizione corporale, di saper la musica.
La musica è la brezza che accompagna lo spirito; il traghetto che trasporta l’anima nei sogni dove isole coralline incantate ballano aspettando che tu ti distenda sulla soffice sabbia per guardare il luccicante velo stellato mentre un delicato e tiepido vento d’oriente ti carezza il viso rendendo il rumore delle onde un dolce sentire, quasi fatato.
Non importa che musica ascoltiamo, l’importante è che la ascoltiamo.
La musica fa parte di Dio, per questo quando ci sentiamo afflitti le melodie sono benefiche per il nostro umore.
Talvolta mi piace vedere la storia del rock’n’roll come l’origine della tragedia greca. Immagino un gruppo di fedeli che danzavano e cantavano in piccoli spazi all’aperto. Poi un giorno dalla folla emerse una persona posseduta e cominciò a imitare un Dio.
Se canto forte lo faccio per voi, se cado e mi rialzo lo faccio per voi, se piango, se rido, lo faccio per voi. E se un giorno dovessi essere l’ultima degli ultimi, avrei comunque sempre voi al mio fianco, l’unico vero successo di questa mia vita.
Basta una semplice scala di Do ben fatta per conoscere la valenza del suonatore.