Emanuele Narducci – Arte
La lettura di un’orazione ci restituisce, dell’arte dell’oratore, non più di quanto la lettura di un testo drammatico ci restituisca dell’allestimento complessivo di uno spettacolo teatrale.
La lettura di un’orazione ci restituisce, dell’arte dell’oratore, non più di quanto la lettura di un testo drammatico ci restituisca dell’allestimento complessivo di uno spettacolo teatrale.
Quasi sempre ciò che nuoce alla bellezza morale raddoppia la bellezza poetica. Con la virtù si fanno soltanto quadri tranquilli e freddi; sono la passione e il vizio quelli che animano le composizioni del pittore, del poeta, del musicista.
Il mondo dell’arte è fatto di tante stranezze, particolarità, eccentricità, ma una cosa accomuna tutti coloro che ne fanno parte, l’estrema sensibilità.
Oltre la tela il nulla.
Certo è una cèlia, questa mia, cos’altro, ma se a Michelangelo fossero piaciute molto più le giovanette che i giovanotti, nel limitato parco dei capolavori universali avremmo forse avuto una Venere in più e… un David in meno.
La mediocrità incombe. Addio alla genialità, scomoda e pericolosa.
Giuseppe d’Agata ha uno svariato approccio all’arte: ludico, impegnato, sperimentale, incuriosito.