Emanuele Parlati – Guerra & Pace
Che strano vivere lo scoppio di questo conflitto mondiale in prima persona che un giorno finirà sui libri di storia. Beh almeno su questo non dovrò studiare e potrò raccontarlo ai miei futuri figli.
Che strano vivere lo scoppio di questo conflitto mondiale in prima persona che un giorno finirà sui libri di storia. Beh almeno su questo non dovrò studiare e potrò raccontarlo ai miei futuri figli.
La vera soddisfazione è quella di centrare un obbiettivo senza l’aiuto di nessuno.
I bambini, i loro occhi, il loro sguardo.Mai esso dovrebbe dover vedere gli orrori di una guerra.Ci si può commuovere, ma non servirà…Bisognerebbe strapparmi ad una realtà che li devasta…povere, dolci, creature; tradite dal tragico e crudele destino diuna vita che, non risparmia nemmeno la loro innocenza…Angeli profanati da una violenza che li rapisce al loro candore.
Uno non dovrebbe giudicare chiunque nel mondo per le sue qualità di soldato: altrimenti non avremmo la civilizzazione.
In ogni conflitto le manovre regolari portano allo scontro, e quelle imprevedibili alla vittoria.
Immagino un mondo senza guerra, un mondo senza odio. E immagino noi che lo attacchiamo, perché non se l’aspetterranno.
Oggi tante persone sono infelici… piangono perché non hanno un computer nuovo… un telefonino di ultima generazione… mentre dall’altra parte del modo ci sono persone che piangono per la fame… per la guerra e riescono ad essere felici con piccoli gesti della vita come affetto e amore.