Emanuele Parlati – Sorriso
Sono così sincero che quando dico le bugie rido.
Sono così sincero che quando dico le bugie rido.
Niente devi se non sentirai di volerlo dare. Offri alla vita la luce di un tuo sorriso e i bambini di domani si sveglieranno alla luce di un vivere nuovo.Lavora nel mondo per il mondo, tutti possiamo divenire impiegati del cielo, non costa fatica e col tempo diviene un naturale porsi. Sorridi.Sorridi al tuo prossimo, aiuta la vita a divenir sempre più simile alla luce. Verrai ricompensato per ogni sorriso donato al vivere, un fiore nuovo scenderà a prender dimora nel tuo cuore.
Accogli il nuovo giorno come fosse un bambino che nasce e quindi sorridi. Voglio dire, chi non sorriderebbe a un bambino?
Cantare ad alta voce in macchina, mentre vado al lavoro e vedere la faccia della gente che si chiede se sono normale, è la risposta più bella a chi affronta la vita senza allegria.
Sorridere con il cuore è come andare sulla luna, solo pochi ci riescono.
Per corrugare la fronte si mettono in movimento ben sessantacinque muscoli. Per sorridere solo diciannove. Allora, almeno per economia, sorridi!
Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di qual orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d’abiti giovanili. Mi metto a ridere. “Avverto” che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così, a prima giunta e superficialmente, arrestarmi a questa espressione comica. Il comico è appunto un “avvertimento del contrario”. Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente, s’inganna che, parata così, nascondendo le rughe e le canizie, riesca a trattenere a sé l’amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l’umoristico.