Emanuele Parlati – Tempi Moderni
La più grande malattia è l’ipocrisia.
La più grande malattia è l’ipocrisia.
La ricerca scientifica in campo genetico va bensì incoraggiata e promossa, ma, come ogni altra attività umana, non può mai essere esente da imperativi morali; essa può del resto svilupparsi con promettenti prospettive di successo nel campo delle cellule staminali adulte.
La speculazione è un lusso, l’azione una neccessità.
Io non mi sento terreno, cioè quando osservo questo mondo è come se vedessi una grande recita fatta da crudeli attori.
Nell’epoca moderna il sapere è veicolato dalla frammentarietà e in un contesto di vita così labile, non ci fa cogliere l’unità della conoscenza.
L’alcool rende sobria una realtà… così ubriaca di globalizzazione.
Che ci sia una possibilità su dieci o una possibilità su un miliardo l’uomo ci crederà allo stesso modo.
La ricerca scientifica in campo genetico va bensì incoraggiata e promossa, ma, come ogni altra attività umana, non può mai essere esente da imperativi morali; essa può del resto svilupparsi con promettenti prospettive di successo nel campo delle cellule staminali adulte.
La speculazione è un lusso, l’azione una neccessità.
Io non mi sento terreno, cioè quando osservo questo mondo è come se vedessi una grande recita fatta da crudeli attori.
Nell’epoca moderna il sapere è veicolato dalla frammentarietà e in un contesto di vita così labile, non ci fa cogliere l’unità della conoscenza.
L’alcool rende sobria una realtà… così ubriaca di globalizzazione.
Che ci sia una possibilità su dieci o una possibilità su un miliardo l’uomo ci crederà allo stesso modo.
La ricerca scientifica in campo genetico va bensì incoraggiata e promossa, ma, come ogni altra attività umana, non può mai essere esente da imperativi morali; essa può del resto svilupparsi con promettenti prospettive di successo nel campo delle cellule staminali adulte.
La speculazione è un lusso, l’azione una neccessità.
Io non mi sento terreno, cioè quando osservo questo mondo è come se vedessi una grande recita fatta da crudeli attori.
Nell’epoca moderna il sapere è veicolato dalla frammentarietà e in un contesto di vita così labile, non ci fa cogliere l’unità della conoscenza.
L’alcool rende sobria una realtà… così ubriaca di globalizzazione.
Che ci sia una possibilità su dieci o una possibilità su un miliardo l’uomo ci crederà allo stesso modo.