Émile Michel Cioran – Musica
Soltanto il paradiso o il mare potrebbero farmi rinunciare alla musica.
Soltanto il paradiso o il mare potrebbero farmi rinunciare alla musica.
Quella gioia che ti fa scoppiare il cuore, che ti fa piangere. Quella felicità che fa nascere un sorriso e una risata dal profondo, così indomabili che non puoi trattenerli. Io tutto questo lo chiamo meraviglia. Quel sentirsi parte di qualcosa di straordinario che ti riempie la vita, che le dona una senso. Non sapere altrimenti perché sei al mondo. La meraviglia, un posto nel mondo me lo da la Musica. E non importa se tutto questo è scontato, se è la rivisitazione di un centinaio di dichiarazioni d’amore e devozione già fatte. Io so che la musica da senso alla mia vita, che sono nata per sentire ciò che mi dona, per averla accanto e che è l’unica cosa senza la quale non vivo. Al solo pensiero di non sentire quella meraviglia l’unica cosa che faccio è piangere e pregare Dio affinché continui ad onorarmi della sua presenza. La musica dona meraviglia, sempre. Chi non la sente, non vive al meglio. La musica va vissuta, va sentita, va urlata, cantata, con le lacrime agli occhi, con un sorriso stampato sul viso, ridendo così tanto da non respirare. Amo la musica come nessuno mai ha amato, ama e amerà qualcun altro.
La musica migliore è quella che entra nel cuore.
La danza è un arte che comunica sentimenti, le vibrazioni del tuo corpo sono musica per le mie mani, i tuoi passi sono note per i miei occhi, il tuo ritmo è il tempo che scivola via, fermati con me a vivere un po di felicità.
La vera musica è morta da un pezzo e nessuno le ha fatto il funerale.
Le ferite che la vita ci incide possono essere curate solo dalla musica.
Già l’emozione di vedere un orchestra mi fabattere il cuore a duemila, ma è proprio un’emozione perché è una cosa bella e le cose belle fanno battere il cuore, è una delle forme della felicità la musica […] Guardate la bellezza [rivolgendosi all’orchestra], la musica fa bene, è una cosa proprio che cura, coma la farmacia, invece d’andare in farmacia uno va in un orchestra, prende uno strumento, un motivo, una nota e guarisce da tutte le malattie.